4 Ottobre 2010

Arrivano i ritratti al… Dna


Dalla tipizzazione del Dna, vale a dire dall’impronta genetica di una persona, può nascere il più autentico degli autoritratti. Parliamo di science-art, dell’impegno di un’azienda pratese di biotecnologia e di un ritratto unico come unico è il Dna di ognuno di noi.
L’operazione tesa a coniugare arte e scienza, ricorrendo all’analisi dei nostri geni, è stata anticipata questa mattina dal quotidiano Il Tirreno che si è soffermato sull’ultima frontiera di un fenomeno “che nel mondo anglosassone, da costa a costa dell’Atlantico, cattura un estimatore dietro l’altro. Si chiama science-art e anche l’Italia le sta offrendo i primi esperimenti”.
In collaborazione con un noto gallerista, i ritratti al Dna saranno fatti eseguire dalla pratese Gentras, la società specializzata in biotecnologie, l’architetto Luca Gigli, docente di progettazione architettonica all’università di Firenze.
L’idea è presto spiegata dalla biologa Valentina Cesati. Vogliamo «penetrare, partendo da Prato, il mondo della science-art». Dal lavoro alle notizie su quella che potremmo definire la nuova avanguardia artistica, la biologa pratese è passata presto all’azione. Consapevole di possedere i mezzi, vale a dire un’azienda specializzata in analisi di tipizzazione genetica, ha avviato con la collega sta realizzando un progetto che qualche decennio addietro avremmo definito lunare. «Siamo partiti da un risultato scientifico di una tipizzazione genetica individuale per trasformarlo in un rielaborato artistico», spiega.
A farsi cavia e prestar il proprio ingegno alla realizzazione del prototipo è stato il professor Luca Gigli. Suo è il primo autoritratto genetico, sulla base d’una foto passata al computer e dei dati raccolti, bastano meno di venti “passatine” di un cotton fiock all’interno della bocca, dalla Gentras.
Ora che l’esperimento è riuscito, le serie di numeri o i codici a barre che identificano il Dna di ognuno di noi passano nelle mani di Fabio Fornaciai che, nella sua Galleria Tornabuoni, ospiterà le opere degli artisti di grido ai quali sta proponendo di cimentarsi col Dna.

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