5 Ottobre 2010

Il Vescovo prega per le tre donne annegate. Mons. Simoni esprime vicinanza a mons. Brunetti


Informato ieri sera dalla Questura, il Vescovo di Prato mons. Gastone Simoni ha subito chiamato mons. Santino Brunetti, Vicario Episcopale per l’immigrazione, per esprimergli vicinanza e affetto a seguito della lettera minatoria inviata da ignoti contro la sua persona alla redazione locale del quotidiano La Nazione.

«Su molti temi, dall’aborto all’eutanasia, dalla giustizia nel mondo all’immigrazione, la Chiesa – commenta il Vescovo Simoni – alla luce del Vangelo afferma spesso cose che sono sgradite a molti. Questo però è il nostro compito a cui non possiamo e non vogliamo sottrarci. La lettera minatoria contro don Santino giunge, per coincidenza, nel giorno in cui la città non può non essere scossa dalla tragica morte di tre donne cinesi affogate nel sottopasso di via Ciulli mentre si recavano a lavorare.

La morte, nella sua dura imparzialità, mette a nudo i nostri pregiudizi, ricordandoci che tutti – pratesi di vecchia origine o di recente venuta, e immigrati anche cinesi – siamo tutti accomunati dalla stessa umanità. Per queste tre giovani donne prego il Signore della vita.

Nessuna parola di laici cristiani o sacerdoti che possa essere detta o interpretata in maniera troppo polemica o troppo acquiescente nei confronti di opinioni diffuse e anche radicate può far perdere di vista la sostanza del ragionamento e il magistero che la Chiesa – il Vescovo a Prato come il Santo Padre a livello universale – esprime sui grandi temi etico-sociali, immigrazione compresa.

Nel mio cuore – conclude il Vescovo – trovano posto i tanti cinesi sfruttati negli stanzoni accanto alle nostre case come i problemi dei cittadini pratesi che nascono dai pesanti problemi di un’immigrazione non ancora, purtroppo, sufficientemente regolata né integrata».

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