Intervento:
Legambiente proccupata dal traffico


Legambiente Prato ha letto con preoccupazione la dichiarazione dell’Assessore
Caverni con la quale si conferma il piano di riduzione della ZTL nel centro
storico di Prato. La novità è che ora il provvedimento non riguarda solo la
riduzione della ZTL, ma interviene pesantemente anche contro la stessa APU.
Secondo le dichiarazioni di Caverni piazza Sant’Agostino sarebbe a ben 250
metri da piazza del Comune e quindi si riapre al traffico (come se adesso non
ce ne fosse abbastanza) la piazza, via della Stufa, Via Convenevole da Prato,
Piazza San Domenico, Corso Savonarola, anche se in alcuni aspetti il
provvedimento appare oscuro, il senso di qualche strada dovrà essere cambiato
(o via Convenevole oggi in un tratto va in un senso e nell’altro in senso
contrario o via del Gelsomino?). La creazione di una “stanza urbana” riguarda
in gran parte aree che sono a meno di 250 metri da Piazza del Comune (così ad
esempio la parte di San Domenico interessata al provvedimento sta a 150 metri
scarsi). Ricordiamo che se si trattasse di fare una ZTL o un’APU di circa 250
da Piazza del Comune gran parte del centro sarebbe chiuso.
Il motivo di questa scelta sarebbe la difficoltà dei controlli. Questi
dipendono sia dalle volontà politiche, che da aspetti tecnici tra questi la
facilità di controllare i punti d’ingresso (ossia meno punti da controllare ci
sono, più è facile farlo). E’ evidente che la chiusura più facile da
controllare sarebbe quella che chiude il traffico alle mura. Resta invece il
problema di farli questi controlli e da sempre le Amministrazioni Comunali di
Prato sono state perlomeno omissive (anche il Centrosinistra ha gravi
responsabilità).
Caverni osserva che il sistema dovrebbe avvalersi di vigili supportati dall’
installazione di controlli automatici (come i varchi elettronici), pero la cosa
si complicherebbe molto se un controllo deve essere previsto in Via della
Stufa, uno in Via della Sirena, uno in Via Guasti, ecc. Se restasse la
situazione attuale lo stesso controllo sarebbe possibile con soli due varchi.
Ma tutto questo è solo puro esercizio retorico, perché dei soldi da investire
per i varchi non si ha notizia. La scelta che si vuole perseguire è solo quella
di una maggiore apertura del centro storico al traffico (nonostante che il
Sindaco Cenni altrove annunci di voler pedonalizzare Piazza Mercatale).
A luglio abbiamo presentato una petizione contro queste scelte al Sindaco.
Ricevendoci il ViceSindaco Borchi ci ha garantito che la Giunta avrebbe
avanzato una proposta complessiva sulla quale ci avrebbe chiamato al confronto.
L’iniziativa dell’Assessore Caverni ci pare un’evidente smentita della
promessa. D’altra parte Natele incombe e il Comune pensa a provvedimenti a
stralcio che si mangiano l’APU e la ZTL pezzo per pezzo. Questa Giunta parla e
propone la partecipazione, ma poi alla prima occasione se ne dimentica.
Per Legambiente tutto questo renderà sicuramente più difficile la situazione
dell’inquinamento atmosferico, la vita dei cittadini in centro storico, la
possibilità di usufruire di parcheggi accessibili (i posti non aumentano,
sonosolo distribuiti in modo diverso a scapito dei residenti), la sicurezza dei
pedoni. Le stesse attività commerciali saranno penalizzate dall’aumento del
traffico. Siamo insomma di fronte ad un provvedimento che penalizza il centro
storico in tutti i suoi aspetti.
Anche CAP in questi giorni ha detto che non sono solo i tagli del
finanziamento al trasporto pubblico locale a destare preoccupazione, ma anche
le scelte sul traffico che determinano un aumento dei tempi di percorrenza
degli autobus e quindi causeranno l’aumento del costo del trasporto pubblico.
Tutto questo si risolverà in aumento delle tariffe e diminuzione delle corse.
Altroché governo che “tiene le mani lontane dalle tasche dei cittadini”, qui
siamo di fronte ad un vero e proprio esproprio.

Paolo Balestri
Circolo Legambiente Prato

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