23 Ottobre 2010

Nuovo grido d’allarme dei contoterzisti: “Così non è possibile andare avanti”


Una situazione drammatica. Una lotta quotidiana per mantenere in vita la propria azienda, fondata più di quarant’anni fa, dovendo confrontarsi non solo con la concorrenza cinese, ma anche con le ferree leggi dello stato italiano. E’ un caso emblematico quello di Mario Cipriani, contoterzista titolare della confezione Tatiana a Narnali, attanagliato dalla crisi economica e che ha già subito il pignoramento di alcuni macchinari aziendali perchè in debito con l’erario. Un artigiano che sta vedendo avvicinarsi giorno dopo giorno il momento della chiusura della propria confezione, visto che entro il 30 novembre dovrà abbandonare per cessata locazione l’attuale immobile, già promesso a imprenditori cinesi. Una situazione alla quale ha voluto ribellarsi raccontando il suo caso in pubblico.
“Sono artigiano da 45 anni – commenta Mario Cipriani – e ho sempre lavorato da persona onesta, pagando le tasse e non imbattendomi in alcun procedimento fallimentare. Con l’arrivo della crisi, adesso vengo trattato come un criminale, come il titolare di un’azienda da espropriare di tutti i beni. Mi hanno pignorato addirittura il tavolo per tagliare e i macchinari. Come posso continuare a lavorare?”.

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