24 Dicembre 2010

Dissequestrato il Centro di scienze naturali
di Galceti


E’ stato in gran parte dissequestrato oggi il Centro di Scienze Naturali di Galceti, a Prato, al quale, venti giorni fa, per disposizione della magistratura, erano stati posti i sigilli con l’accusa di maltrattamenti verso gli animali, esercizio abusivo della professione veterinaria, possesso di armi e munizioni non denunciate, attività venatoria illegale. Il pubblico ministero Benedetta Foti ha così accolto le richieste dell’avvocato della Fondazione, permettendo di riprendere la didattica, la ricerca scientifica, le visite al planetario, all’osservatorio astronomico e al museo. Rimangono interdette alcune zone connesse all’indagine in corso, che vede tra gli indagati il direttore del Centro Gilberto Tozzi, la moglie Deanna e il figlio Saverio, oltre a un’impiegata. Il sequestro aveva anche vietato l’accesso ad alcune rimesse usate dai volontari per lo stoccaggio di attrezzature per le attività di vigilanza ambientale e appoggio alla protezione civile in caso di emergenze. Rimangono in gestione al custode giudiziario, nominato dal Comune di Prato, gli animali vivi presenti al Centro mentre sono ferme le attività di recupero, cura e soccorso della fauna selvatica, che, come si legge nella nota diffusa dal Csn, ”il Centro non intende riprendere nemmeno in futuro, quando questa situazione sarà chiarita”.

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