18 Dicembre 2010

La città sotto una coltre di ghiaccio. Infuriano le polemiche


La città si è svegliata sotto una enorme lastra di ghiaccio. Il sole che dalle prime ore splende su Prato ancora ben poco ha potuto contro la coltre lasciata dalla eccezionale nevicata di ieri. Così nuovi disagi si aggiungono alle polemiche che, comprensibilmente, investono in queste ore le istituzioni locali, in particolare il Comune di Prato.
Spargisale non se ne sono praticamente visti in città e il ghiaccio ricopre completamente anche le principale vie cittadine, a cominciare da piazza della Stazione – il principale nodo cittadino dei trasporti – dove gli autobus della Cap riescono a partire quando possono, senza un orario preciso.

Proprio la stazione rimane uno dei punti più critici del disagio, con centinaia di persone che cercano di partire e di arrivare trovandosi davanti a numerose cancellazioni di treni e a cospicui ritardi. Molte le persone che a fatica sono riuscite stamattina a rientrare a Prato dopo essere rimaste ieri intrappolate a Firenze: c’è chi ha dormito stanotte da amici o parenti, chi, addirittura, si è visto costretto a pernottare in ufficio. Stessa sorte per non poche persone di Firenze che lavorano a Prato.

Per strada, nei negozi, nei bar, la rabbia della gente è grande. L’Italia Dei Valori ha chiesto le dimissioni dell’assessore comunale alla protezione civile Mondanelli: “Una città in ginocchio – scrive un comunicato del partito di Di Pietro – per colpa di un’amministrazione di centrodestra che per l’ennesima volta ha dimostrato di non essere capace di gestire e prevenire questi disagi”. E ancora: “Se non sono bastate la tracimazione del Calice nel dicembre dell’anno scorso, la morte di tre donne nel sottopasso di via Ciulli a causa del maltempo a far dimettere l’assessore alal Protezione civile Dante Mondanelli, ci riuscirà – si chiede polemicamente il partito di Di Pietro – questa nevicata?”.

L’assessore Dante Mondanelli, dal canto suo, in una conferenza stampa tenutasi in mattinata, si è assunto la responsabilità politica dell’accaduto. “Si sarebbe potuto far meglio – ha ammesso – anche se tutti i mezzi a nostra disposizione erano sulla strada”. Ma alla richiesta di dimissioni non dedica nessun commento particolare.

Intanto il Comune rivolge un appello ai pratesi: “Limitate il più possibile l’uso dell’auto; ognuno cerchi di spalare la neve davanti a casa propria. Solo così sarà possibile tornare presto alla normalità”.

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