21 Gennaio 2011

Infermiere pratese vuole uccidere la ex, a fuoco la casa e due auto


È un infermiere in servizio all’ospedale di Prato, Massimo Gioacchino Di Grigoli, 39 anni, lo stalker violento che ha attentato alla vita della sua ex compagna ed è stato arrestato dalla squadra mobile della Questura. L’uomo, di origini siciliane, ma da tanti anni residente a Prato, non aveva accettato la fine della relazione con una trentenne albanese. I due si erano sposati circa un anno fa in Albania, ma ben presto la storia era finita, soprattutto per la gelosia e l’ossessività dell’uomo. Di Grigoli ha però continuato a tormentare la moglie: pedinamenti, minacce, fino ad appiccare il fuoco, lo scorso novembre, alla casa di via Filicaia dove la donna viveva assieme alla sorella e a due bambini: il figlio di 7 anni, avuto da una precedente relazione, e il nipotino di appena sette mesi. Tutti e quattro rischiarono di morire e riportarono gravi ustioni in varie parti del corpo. Poco dopo l’incendio – di cui subito vigili del fuoco e polizia accertarono la natura dolosa – sotto forma di sms minatorio alla donna era arrivata anche la rivendicazione dell’attentato, assieme a telefonate di natura estorsiva in cui si chiedevano duemila euro per non divulgare dei filmati ritenuti compromettenti.
L’escalation di violenza è poi proseguita con altri due incendi dolosi appiccati ad altrettante automobili di proprietà del nuovo compagno della donna, anch’egli tormentato con telefonate e messaggi minatori. La prima vettura è data alle fiamme l’11 dicembre; la seconda l’otto gennaio in via dei Casini, con il rogo che danneggia un’altra automobile parcheggiata nei pressi e la facciata della casa adiacente. A quel punto, però, l’uomo è sotto controllo della polizia, che ha intercettato le sue telefonate e segue i suoi spostamenti grazie all’installazione di un rilevatore Gps sulla sua auto. È grazie a questo che si ha certezza della presenza dell’uomo nell’ora in cui la seconda vettura viene incendiata. In una perquisizione a casa del Di Grigoli, gli agenti hanno poi trovato e sequestrato materiale che fa pensare ad altri attentati incendiari: grandi quantitativi di polvere pirica, una miccia lunga più di un metro, varie bombole di gas e del nitrato di ammonio, fertilizzante chimico usato anche per produrre esplosivi. La polizia ha sequestrato anche il computer dell’uomo, per trovare tracce di informazioni legate al possibile confezionamento di un ordigno.
L’uomo è stato arrestato per i reati di tentato omicidio, incendio doloso, stalking ed estorsione. In passato Di Grigoli era già stato denunciato dalla ex-moglie peruviana per minacce e violenze. La donna era stata costretta ad allontanarsi da Prato per porre fine all’incubo. Adesso gli inquirenti cercheranno di capire se nell’attività dell’uomo, infermiere all’ospedale di Prato, possano esserci delle ombre legate alla sua indole violenta.

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