4 Febbraio 2011

Il Ministro Brunetta ospite d’onore alla premiazione dello «Stefanino d’oro»


Sarà il Ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione Renato Brunetta l’ospite d’onore della cerimonia di premiazione del «Santo Stefano 2010», detto anche «Stefanino d’oro». L’appuntamento si terrà sabato 5 febbraio, alle ore 10, nella significativa cornice del Museo del Tessuto (via S. Chiara, nel centro di Prato).

Un parterre istituzionale di primo piano, dunque, per la prima edizione del premio promosso da tutte le istituzioni locali: il Comune, la Provincia di Prato, la Diocesi, la Camera di Commercio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.

A conferire i premi alle aziende vincitrici – la Rifinizione Santo Stefano Spa, il Lanificio Luigi Ricceri Srl, la G.T. 2000 e la Gastronomia Toscana Spa – saranno il sindaco Roberto Cenni, il presidente della Provincia Lamberto Gestri, il presidente della Camera di Commercio Carlo Longo e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Ferdinando Albini. Terrà la prolusione il prof. Roberto Fioravanti, docente di Storia delle Costituzioni Moderne all’Università di Firenze nonché presidente del Pin di Prato.

Con la consegna del premio saranno rese pubbliche le motivazioni della scelta del Comitato. I suoi cinque membri – il vicesindaco di Prato Goffredo Borchi, la vicepresidente della Provincia Ambra Giorgi, il vicepresidente della Camera di Commercio Giovanni Nenciarini, il membro del Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio Claudio Caponi e, infine, il Vescovo Simoni – coadiuvati dalla segretaria Daniela Toccafondi e da alcuni «esperti», hanno faticato non poco a scegliere i quattro nominativi tra le numerose segnalazioni ricevute dalle associazioni di categoria della provincia laniera. Alla fine, in base ai criteri fissati dallo statuto, la giuria ha inteso premiare tre aziende tessili – un impannatore, una rifinizione, un’azienda artigiana – e un’impresa del settore alimentare, segno della diversificazione che sta interessando l’economia locale.

L’annuncio dei vincitori è stato dato solennemente il 26 dicembre scorso dal Vescovo Simoni, al termine del pontificale di Santo Stefano, il patrono di Prato cui significativamente è intitolato il premio. E proprio il Vescovo, accogliendo l’idea dello storico «cenciaiolo» di Prato, Giovanni Masi, si era fatto promotore del premio presso le istituzioni locali. Entrambi, Simoni e Masi, presenzieranno alla cerimonia al Museo del Tessuto.

«Nel corso del 2010 – aveva spiegato per Santo Stefano il presule – in considerazione della necessità di far fronte con fiduciosa e operosa speranza alla gravissima crisi del lavoro abbattutasi con particolare gravità su Prato, è stata avanzata la proposta di conferire un pubblico riconoscimento, di valore morale e non economico, alle aziende del territorio pratese ritenute più meritevoli fra quelle che si sono e sono apparse particolarmente distinte nell’impegno per l’incremento e la salvaguardia del lavoro».

Un segno, dunque, di fiducia e anche uno sprone per la città e per le sue aziende, che vogliono guardare oltre l’orizzonte immediato della crisi economica.

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