12 Luglio 2011

Nomina direttore generale, la procura
della Corte dei Conti chiede risarcimento
di 176 mila euro alla Provincia


Notifica di danno erariale e richiesta di risarcimento per 176 mila euro.  La Procura regionale della Corte dei Conti ha chiesto la condanna della Provincia di Prato per l’assunzione di Giancarlo Cecchi. Il direttore generale fu voluto dal presidente Lamberto Gestri, che nel maggio 2010 gli ha affidato un incarico di due anni, nonostante il manager non avesse il titolo della laurea, requisito ritenuto invece necessario dalla Procura regionale della Corte dei Conti. Di diverso avviso il presidente Gestri, che con il supporto di alcuni pareri legali, ha sempre difeso il provvedimento, decidendo all’epoca dei fatti di estromettere dalla giunta l’allora assessore al bilancio e al personale Gabriella Melighetti, che aveva chiesto ulteriori verifiche prima della nomina di Cecchi. Adesso la Provincia ha 30 giorni di tempo per presentare alla Corte dei Conti le deduzioni difensive, prima della sentenza dei giudici amministrativi.
“Controdedurremo alle osservazioni che ci hanno fatto pervenire e siamo tranquilli – afferma il presidente della Provincia Lamberto Gestri –  Io ripeto quello che abbiamo sempre detto. Noi abbiamo i pareri di eminenti amministrativisti toscani che ci garantivano che non c’era bisogno della laurea per il direttore generale. E’ stata una decisione presa nell’interesse dell’ente, che necessitava di essere ammodernato”.
In una nota i consiglieri provinciali Giovanni Luchetti del Pdl e Riccardo Bini di Futuro e libertà, autori dell’esposto alla Corte dei Conti sul caso Cecchi, chiedono a Gestri di “interrompere lo stillicidio dei danni e delle responsabilità”. Di “atteggiamento inopportuno e superficiale” parla il capogruppo del Pdl Cristina Attucci. “Quello che il Pdl ha sempre chiesto al Presidente Gestri in merito all’assunzione del direttore generale era un comportamento di buonsenso, di aspettare un parere della Corte dei Conti che chiarisse se era possibile procedere all’assunzione di quel direttore generale che non era in possesso della laurea. Il procedimento per danno erariale è un primo passo nella direzione di quel chiarimento che l’opinione pubblica ha diritto di avere”.

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