6 Luglio 2011

Società della Salute, bilancio positivo per il progetto “Dopo l’ospedale meglio a casa”


Evitare il ricovero in Rsa dopo le dimissioni dall’ospedale, portando nelle case dei pazienti anziani ultrassessantacinquenni l’assistenza di un’equipe composta da infermiere, Oss, fisioterapista e assistente sociale, con il supporto dei medici di famiglia. E’ l’obiettivo del progetto “Dopo l’ospedale meglio a casa”, realizzato dalla Società della Salute area pratese grazie al finanziamento di 250 mila euro della Regione. A sei mesi dall’avvio dell’esperienza pilota in Toscana, sono stati presi in carico 66 anziani che dopo il ricovero in ospedale e una dimissione difficile a causa di problemi sanitari o sociali, hanno potuto essere seguiti e curati nella propria abitazione.
“Il progetto – spiega Riccardo Poli, direttore della Società della Salute – prevede un’assistenza quotidiana per un mese, prorogabile per altri 15 giorni e poi la presa in carico del paziente ai servizi territoriali della Asl e del Comune; quindi è un passaggio dolce che evita il ricovero improprio in Rsa”.
Nei primi sei mesi di attuazione, il progetto ha consentito di ridurre il ricovero in Rsa di 34 persone, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una diminuzione del 38%. L’88% degli anziani che hanno sperimentato il servizio hanno affermato di aver avuto risposta ai problemi di assistenza quotidiana.
“Abbiamo chiesto soddisfazione sugli orari, sulla cortesia degli operatori, i miglioramenti nelle cure, e il risultato è molto importante – afferma Dante Mondanelli, presidente della Società della Salute. Voglio dire grazie alle famiglie perché non è vero che ai nostri tempi e nella nostra città è venuta a mancare la rete sociale delle famiglie; se diamo loro una possibilità, preferiscono mettere gli anziani in casa, anziché nelle Rsa”.

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