1 Agosto 2011

Giallo di via Ariosto, prende corpo l’ipotesi dell’omicidio-suicidio


Nuovi particolari emersi da riscontri medico legali ridarebbero forza, tra gli inquirenti, all’ipotesi dell’omicidio-suicidio per il giallo delle morti misteriose dei due fidanzati di Prato, Sara Baldi, 23 anni, e Imad Marouane, 27, ritrovati cadaveri il 26 luglio in una casa di via Ariosto. In particolare, emerge che la posizione del cadavere di Sara Baldi e la traiettoria dello sparo che l’ha uccisa, colpendola al costato sinistro, farebbero supporre che la ragazza sia stata uccisa mentre dormiva. Il colpo alla testa di Imad e la posizione supina del suo cadavere sarebbero invece compatibili con un colpo di fucile sparato da una distanza ravvicinata e dal basso verso l’alto. Un colpo – secondo questa ricostruzione – che si sarebbe sparato lui stesso dopo aver tentato di suicidarsi con coltellate e poi aver deciso di spararsi. Lievi tracce di polvere da sparo trovate sul collo del giovane marocchino confermerebbero queste ipotesi.  Tuttavia, emerge anche che se questa dinamica fosse avvalorata dagli esami dei carabinieri del Ris, rimarrebbe però un mistero la questione del fucile insanguinato, che è stato ritrovato in un armadietto dell’abitazione del padre di Sara, Roberto Baldi, al piano terra della palazzina. Gli inquirenti stanno lavorando per chiarire chi avrebbe spostato il fucile e perché. Al momento risulta che Roberto Baldi ha detto ai carabinieri che la notte tra il 25 e il 26 luglio dormiva insieme nell’abitazione della compagna, in un altro quartiere di Prato.

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