2 Novembre 2011

Donna uccisa e bruciata in Sardegna: la figlia abita a Prato


Un giallo partito da Prato quello della donna trovata uccisa e bruciata a Uta, sulle sponde del lago Cixerri, in Sardegna. E’ stato infatti identificato il cadavere, che appartiene ad un’ex infermiera di 64 anni, Maria Irene Sanna, che risulta scomparsa da giovedì scorso (giorno precedente al ritrovamento). La scomparsa era stata denunciata da una figlia di Maria Irene, che vive a Prato e che non avendo notizie della madre si era rivolta ai carabinieri. Della vicenda si era occupata anche la trasmissione Rai “Chi l’ha visto”. Il corpo semicarbonizzato era stato ritrovato la sera del 28 ottobre nel Cagliaritano. Pur non avendo ancora gli esiti definitivi sulla comparazione del Dna, il magistrato e gli investigatori sono certi che si tratti proprio della Sanna. In un primo momento gli inquirenti avevano pensato che il cadavere potesse appartenere a una donna più giovane, tra i 25 e i 30 anni, ma a evidenziare che il corpo potesse essere quello di una donna più matura è stato l’esame, effettuato dal medico legale, sulla calotta cranica. Maria Irene Sanna abitava as Assemini, in provincia di Cagliari, e lavorava come badante a ore presso diverse famiglie della zona. Ancora in corso le indagini per capire chi possa aver ucciso la donna e perché. Gli inquirenti sospettano che l’omicidio sia avvenuto altrove e che il corpo sia poi stato trasportato sulle sponde del lago e qui dato alle fiamme.

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