26 Novembre 2011

Sherlock Holmes e il suo alter ego al cinema
Il pratese Luca Martinelli pubblica un romanzo dedicato al re degli investigatori


Settembre 2011. Sherlock Holmes si è ormai ritirato in campagna, lontano dalle scene del crimine e da qualsivoglia avventura. L’apparizione negli ultimi due anni di un attore hollywoodiano che calca le scene con il suo nome non ha attirato il suo interesse; non si può dire lo stesso del dottor Watson, il cui sdegno lo induce a bussare alla porta di Holmes nel Sussex.

“Lo strano caso del falso Sherlock Holmes” è l’ultima fatica dello scrittore pratese Luca Martinelli, ormai un nome ben noto agli sherlockiani italiani visto che è l’autore de “Il Palio di Sherlock Holmes” (Alacràn, 2009), apocrifo che ha riscosso un discreto successo. Adesso, a due anni di distanza, Martinelli ci riprova e pubblica con UR Editore un “pastiche” moderno che fa rivivere l’investigatore più famoso al mondo in chiave odierna, affiancando al metodo tradizionale della deduzione a cui Holmes ci ha abituato, l’uso degli strumenti di investigazione attuali.
Lo Sherlock Holmes nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle si scontrerà con l’alter ego cinematografico della fantasia di Guy Ritchie, ma il confronto tra cinema e carta è solo un pretesto per attirare l’investigatore in una nuova avventura. Questo romanzo si propone come una risposta alla domanda che i numerosi fan si pongono: “Ma come avrebbero reagito Holmes e Watson vedendosi al cinema?”. Dedicato agli appassionati dell’investigatore classico ottocentesco e ai molti sostenitori della pellicola, “Lo strano caso del falso Sherlock Holmes” gioca con il lettore mettendo sullo sfondo il parallelo fra i due personaggi mentre in primo piano la scena si tinge di un giallo la cui soluzione è nelle mani del vero Sherlock Holmes.

“Lo strano caso del falso Sherlock Holmes” è l’ultima fatica dello scrittore pratese Luca Martinelli, ormai un nome ben noto agli sherlockiani italiani visto che è l’autore de “Il Palio di Sherlock Holmes” (Alacràn, 2009), apocrifo che ha riscosso un discreto successo. Adesso, a due anni di distanza, Martinelli ci riprova e pubblica con UR Editore un “pastiche” moderno che fa rivivere l’investigatore più famoso al mondo in chiave odierna, affiancando al metodo tradizionale della deduzione a cui Holmes ci ha abituato, l’uso degli strumenti di investigazione attuali.Lo Sherlock Holmes nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle si scontrerà con l’alter ego cinematografico della fantasia di Guy Ritchie, ma il confronto tra cinema e carta è solo un pretesto per attirare l’investigatore in una nuova avventura. Questo romanzo si propone come una risposta alla domanda che i numerosi fan si pongono: “Ma come avrebbero reagito Holmes e Watson vedendosi al cinema?”. Dedicato agli appassionati dell’investigatore classico ottocentesco e ai molti sostenitori della pellicola, “Lo strano caso del falso Sherlock Holmes” gioca con il lettore mettendo sullo sfondo il parallelo fra i due personaggi mentre in primo piano la scena si tinge di un giallo la cui soluzione è nelle mani del vero Sherlock Holmes.

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