16 Novembre 2011

Vernio, casa invasa da monossido
Coniugi salvati da un parente


Hanno rischiato di morire uccisi dal gas killer. Marito e moglie che abitano a Le Confina, nel comune di Vernio, sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio, probabilmente sprigionato dai resti del fuoco acceso nel caminetto la cui cappa di aspirazione sarebbe stata chiusa accidentalmente. Per fortuna, intorno all’1.30 di questa notte, l’uomo, che ha 68 anni, si è alzato per andare in bagno. La mancanza di ossigeno l’ha però fatto svenire e cadendo a terra l’anziano ha anche picchiato la testa, riportando un leggero trauma cranico. Fortunatamente, però, il rumore della caduta ha svegliato il fratello dell’uomo, che abita al piano inferiore. Una volta salito per vedere cosa era successo, l’uomo ha subito capito che la casa era invasa dal monossido: ha così spalancato porte e finestre, mentre sul posto intervenivano l’ambulanza con medico della Croce Rossa di Vernio e quella della Misericordia di Vaiano. Sul posto anche i vigili del fuoco, con la squadra del distaccamento di Vaiano e quella di Montemurlo. Sia il marito sia la moglie (che ha 63 anni ed era ancora nel letto) sono stati portati in ospedale. Per fortuna le loro condizioni non sarebbero gravi.
Provvidenziale la caduta dell’uomo: la casa era ormai satura di gas e se il 68enne non si fosse alzato, probabilmente stamani i due coniugi sarebbero stati trovati morti nel letto.

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