Premio Santo Stefano 2011, ecco le sei aziende vincitrici


Sono tre aziende del comparto tessile e tre di quel sempre più rilevante ambito della diversificazione economica dell’economia pratese le imprese vincitrici della seconda edizione del premio «Santo Stefano», detto anche «Stefanino d’oro». Nel primo caso si tratta de: «L’Accessorio Faliero Sarti», «Lenzi Egisto Spa», «Pontetorto Spa»; nel secondo caso di: «Casa di cura Villa Fiorita srl», «G. I. Metal srl», «Piacenti Spa».
La proclamazione dei vincitori è avvenuta questa mattina nella cattedrale di Prato al termine della solenne concelebrazione di Santo Stefano, patrono della Diocesi e della città di Prato. È stato il Vescovo Gastone Simoni a dare lettura, in rigoroso ordine alfabetico, delle aziende vincitrici, facendosi così portavoce del Comitato promotore composto da Comune di Prato, Provincia di Prato, Camera di Commercio di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Diocesi di Prato. Mons. Simoni ha anche annunciato che la Presidenza della Repubblica ha voluto attribuire una «menzione d’onore» allo Stefanino, in virtù del valore del premio e della coralità rappresentata dai suoi promotori.
Quest’anno le imprese vincitrici sono salite a sei, «perché tante sono le aziende – ha affermato Simoni – che si meriterebbero il riconoscimento».
Il conferimento del premio avverrà a febbraio 2012 nell’ambito di una cerimonia pubblica ad esso dedicata. In questa occasione verranno anche rese pubbliche le motivazioni del premio, stilate dal Comitato promotore.
Il premio, ideato da Giovanni Masi, noto come il «cenciaiolo di Prato» e poi fatto proprio dalle principali istituzioni pratesi, vuole essere un riconoscimento di carattere morale e non economico per quelle aziende che si sono distinte per la salvaguardia e l’incremento dei posti di lavoro e per l’innovazione, nel rispetto rigoroso dell’etica d’impresa e della legge.
Mons. Simoni ha spiegato come dalle associazioni di categoria sono pervenute, su richiesta del Comitato promotore, numerose segnalazioni di aziende che rispondevano ai criteri alla base del premio. «Io – ha detto il presule – ho scelto di non partecipare alla selezione delle aziende, sia perché non ho al riguardo competenze, sia perché non voglio entrare in giudizi che non attengono al mio ruolo di Pastore. A me spetta promuovere ed incoraggiare». Mons. Simoni ha chiesto a tutti «di valutare l’intenzione positiva dello “Stefanino” e il valore d’incoraggiamento” insito in esso».
Il premio consiste quest’anno in una scultura in bronzo a forma di palma – simbolo del martirio – a due facce, realizzata dall’artista pratese Gabriella Furlani. Da una parte è scolpita l’immagine di Santo Stefano e dall’altra si vede la città, raffigurata nelle sue caratteristiche principali, ovvero con il Duomo, le fabbriche, ma anche con simboli religiosi come la Sacra Cintola (emblema di Prato) e alcuni dedicati al mondo del lavoro.

Casa di cura Villa Fiorita srl
La Società Casa di Cura Villa Fiorita srl opera nel territorio di Prato, in località Villa Fiorita, svolgendo l’attività sanitaria di ricovero e cura dei pazienti dal 1957. In questi anni ha incrementato la propria attività e l’offerta alla città di Prato. Da una ventina d’anni è riconducibile alle famiglia Bardazzi Alberto (50%) e Danti Piero (50%). Attualmente la Casa di cura garantisce oltre 7000 ricoveri programmati all’anno per patologie non urgenti grazie a cinque sale operatorie e circa 120 posti letto. I dipendenti sono 170, quasi tutti donne.

G.I. Metal srl
L’azienda, guidata da Marco D’Annibale, ha sede a Montemurlo in via Popolesco, ma nel  2005 ha aperto una seconda sede negli Usa e una terza in Brasile. È leader nella produzione di utensili professionali per la ristorazione, in particolare per le pale da pizza; produce anche carrelli di servizio per ristoranti, alberghi e comunità. L’azienda ha anche ideato il bauletto riscaldato con un sistema in fibra di carbonio per mantenere a temperature e umidità corrette le pizze durante le consegne a domicilio.

L’accessorio Faliero Sarti

Creata all’inizio degli anni Novanta, la divisione «L’accessorio Faliero Sarti» dell’omonimo lanificio, è guidata da Monica Sarti. Le sciarpe, prima realizzate dall’azienda soltanto per le grandi firme internazionali, sono ora divenute competitive autonomamente sul mercato del capo finito. Gli accessori della Faliero Sarti sono presenti sia in quattro negozi monomarca (Firenze, Porto Rotondo, Cortina, Milano) sia nelle boutique del mondo. L’azienda ha sede a Campi Bisenzio, appena fuori dal confine di Prato.

Lenzi Egisto Spa
Da oltre un secolo la  Lenzi Egisto realizza tessuti di alta qualità attraverso la ricerca mirata e la produzione integrata nei propri reparti interni. L’azienda, che ha sede a Vaiano, fa parte insieme alla «Tessitura di Vaiano srl», ai «Tessuti industriali srl» e alla «Safin srl» del «Gruppo Tessile Lenzi Egisto». Fu fondata nel 1898 per commerciare materie prime, ma fin da subito l’impresa intraprese la produzione di tessuti. Attualmente è guidata da Roberto Fenzi. Numerose le linee di produzione, dalle protezioni tessili per l’antinfortunistica e la balistica, a quelle per il mondo militare, fino al fashion e al tessuto non tessuto.

Piacenti Spa
Nata da una bottega artigiana nel 1875, la Piacenti Spa svolge attività di progettazione ed esecuzione nel campo del restauro e della conservazione di edfici tutelati, monumentali e beni di interesse storico-artistico. In particolare si segnalano le particolari competenze nelle pitture murali e nelle opere lignee. La sede operativa si trova in via Marradi a Prato; più di recente sono state aperte due imprese controllate in Russia. Alla guida Gianmarco, uno dei fratelli Piacenti. L’azienda è impegnata in alcuni dei principali cantieri di restauro in Italia.

Pontetorto Spa

Fondata nel 1952, l’azienda – tra le più note del distretto tessile – ha sede in via Roma a Montemurlo. E’ guidata dalla famiglia Banci, alla seconda generazione. Ai tessuti classici, dai primi anni Ottanta si è aggiunta la produzione del pile: Pontetorto fu tra le prime aziende ad investire in questo nuovo tessuto. Pontetorto opera nel mercato mondiale anche grazie alla presenza di due sedi di rappresentanza all’estero: a San Pietroburgo in Russia e a Seattle negli Stati Uniti.
Circa due terzi della produzione sono destinati a Germania, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Giappone ed i nuovi bacini dei paesi dell’ex Unione Sovietica.

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