15 Novembre 2013

Calcio a 5, una coppa intitolata al vescovo Agostinelli


Quando il vescovo Agostinelli ha nominato don Waldemaro Kowalczuk, parroco di Santa Caterina d’Alessandria a Carmignanello, nuovo direttore dell’ufficio sportivo e assistente ecclesiastico del CSI, sperava di poter coinvolgere le giovani generazioni della diocesi in un evento di grande portata. Il neo eletto Waldemaro sembra aver preso alla lettera il desiderio del suo superiore organizzando, di propria iniziativa in collaborazione col Csi di Prato (Centro Sportivo Italiano), un grande torneo di calcio a 5 che coinvolge tutte le parrocchie di Prato.
La gigantesca «Coppa Vescovo Franco» sarà data in premio alla parrocchia – o meglio – alla squadra più meritevole. Sono in corso le adesioni all’interno di ogni singola parrocchia: ognuna di esse si deve dotare di una propria squadra di massimo 15 giovanissimi calciatori tra i 10 e i 12 anni, che si sfidano questa domenica 17 novembre presso l’oratorio di Sant’Anna in viale Piave. L’orario di apertura della sfida è fissato per le 14,30, momento in cui le squadre, per la prima volta in campo insieme, saranno accolti dal saluto del Vescovo, a cui il torneo è dedicato. Numerosi gironi eliminatori, che si svolgono nel corso del pomeriggio, determinano la squadra vincitrice, che sarà premiata, oltre che con la preziosa coppa, dalle parole del Vescovo e da un invitante rinfresco organizzato dalle famiglie dell’oratorio a base di caldarroste e pane e nutella.
L’iscrizione al torneo diocesano ha un costo di 10 euro a squadra. «Spero che le parrocchie aderenti siano almeno una decina; – confessa don Waldemaro e aggiunge – quando un evento è alla sua prima edizione, è difficile stabilirne anticipatamente l’esito: solo domenica scopriremo direttamente sul campo quanti ragazzi si saranno lanciati in questa sfida. Confidiamo soprattutto nella tenera età dei calciatori, che essendo legati alla parrocchia dal catechismo o dall’approssimarsi del sacramento della cresima, avranno risposto forse più numerosi alla nostra chiamata».
E il coach? «Magari volessero essere i parroci stessi!- risponde allegramente don Waldemaro e continua – In loro assenza ci accontentiamo anche di un catechista o di un genitore che abbia voglia di seguire i ragazzi».
Per l’organizzazione dell’evento fondamentale è stato il supporto del Csi di Prato, che ha accolto di buon grado l’iniziativa diocesana e che la sostiene concretamente con un arbitro per la partita di domenica e con l’attrezzatura necessaria ad un simile evento. «Se la Coppa dovesse avere successo, come mi auguro, – conclude l’ideatore ufficiale don Waldemaro – potremo pensare ad una sfida dedicata alle ragazze, che potrebbero cimentarsi nella pallavolo o nel basket; ma per fare tutto ciò, è necessaria sopra ogni altra cosa la spinta dei singoli parroci. L’ultima parola è la loro».

Serena Travaglini

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