10 Dicembre 2013

Tragedia Macrolotto, il volume ignorato sulla sicurezza del lavoro nelle confezioni cinesi


Denunce di incidenti sul lavoro quasi inesistenti nella comunità cinese. Un volume bilingue pubblicato dalla Asl un anno fa proprio per favorire l’emersione alla legalità di confezioni e pronto moda orientali praticamente ignorato. È quanto emerge dai dati sugli infortuni sul lavoro a Prato e provincia presentati oggi a Palazzo Buonamici, durante la Conferenza provinciale sulla sicurezza.

Sui 14.511 infortuni sul lavoro denunciati all’Inail di Prato negli ultimi cinque anni, soltanto 63 riguardano cittadini cinesi (appena lo 0,4%). Il dato fotografa in maniera evidente la mancata tutela dei lavoratori orientali, che non arrivano quasi mai a denunciare un incidente, per paura di perdere il posto o di subire ritorsioni dal datore di lavoro, come raccontato anche da Stefano Bellandi, segretario Cisl, nella recente puntata di Parliamoci chiaro (LEGGI L’ARTICOLO).
Scarsi anche i risultati della pubblicazione sulle “procedure standardizzate per la valutazione dei rischi nelle confezioni e nei pronto moda”, una sorta di prontuario in italiano e cinese – datato dicembre 2012 – per spiegare agli imprenditori orientali tutte le regole in materia di sicurezza sul lavoro, prevenzione antincendio, e l’illegalità dell’uso promiscuo delle fabbriche come luoghi di residenza. Il volumetto di 52 pagine è stato realizzato nell’ambito del progetto Microimprese della Regione Toscana, in collaborazione con le aziende cinesi associate a Cna.

“Lo abbiamo reso disponibile sul sito internet, nel dipartimento di via Lavarone e abbiamo cercato di diffonderlo attraverso le aziende che siamo riusciti a contattare – spiega il direttore del dipartimento di prevenzione Aldo Fedi -. Adesso, dopo la tragedia del Macrolotto, cercheremo di far conoscere questa pubblicazione attraverso le autorità consolari cinesi. Ne stiamo discutendo anche in Regione: per aumentare la conoscenza occorreranno risorse aggiuntive; il volume deve infatti essere accompagnato da spiegazioni e ragionamenti, che devono essere affrontati con il datore di lavoro”.

Dario Zona

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