Il nuovo ospedale “sfratta” il vecchio barista e lui offre pizze e porchetta per protestare – Video


“La prima reazione era quella di prendere il bastone e spaccare tutto. Poi ho preferito organizzare una festa e grazie al mio amico Stefano, offro pizza e panini con la porchetta ai frequentatori del nuovo ospedale”. Così Giovanni Scrozzo, 54 anni, 32 trascorsi come barista del Misericordia e Dolce, prima dipendente del Cral, poi dell’azienda Sirio di Ravenna, racconta la nuova offerta di lavoro ricevuta e la singolare protesta inscenata oggi al nuovo ospedale di Prato.

“Il concessionario Ge.Sat ha affidato ad un’altra società la gestione del bar interno all’ospedale – spiega Scrozzo -. Si tratta della Serim di Milano, che ci ha proposto di rinunciare a scatti di anzianità e livelli, di accettare un contratto in prova di sei mesi con 30 ore di lavoro settimanali, anziché 40. Il risultato è che lo stipendio sarebbe dimezzato: 740 euro al mese, senza certezze per il futuro”. Giovanni (nella foto sotto), che ha un mutuo pendente, un figlio di 23 anni e una moglie con un lavoro stagionale, ha rifiutato. “I miei 10 colleghi sono disposti ad accettare qualora venga proposto loro un contratto a tempo indeterminato e i sindacati mi hanno sconsigliato di fare questa protesta, ma a questo punto non ho nulla da perdere”.

Giovanni rivolge un appello al presidente della Regione Rossi: “Alla cerimonia di inaugurazione dell’ospedale disse che non avremmo perso il posto e saremmo stati riassunti alle stesse condizioni. Avevo ricevuto rassicurazioni anche dalla Asl e invece così non è stato. Ho scritto a Rossi tramite facebook e mi ha risposto che avrebbe contattato il direttore della Asl Majino per fare meglio. E’ passata una settimana, ma non è successo niente”.

Ad offrire il cibo, con un chiosco ambulante è l’amico Stefano Galli, che ha una pizzeria a Sant’Angelo a Lecore: “Ci sono passato anch’io e so cosa si prova quando si rimane soli in situazioni come queste – spiega -. Abbiamo dato panini, schiacciate e dolci a tutti. Per il caffè non ci siamo attrezzati: possono rivolgersi al bar dell’ospedale. Ah, ancora non c’è? Eppure dovevano aprire e riassumere subito tutti i dipendenti!”

Durante la distribuzione dei panini, Giovanni ha ricevuto la visita di tanti amici e anche alcuni politici hanno portato la loro solidarietà: tra questi il presidente del consiglio comunale Andrea Amerini, i consiglieri Luciano Gestri, Simone Mangani, Aurelio Donzella, il responsabile sanità del Pd Pasquale Palumbo, oltre al direttore sanitario dimissionario della Asl Alessandro Sergi.

Dario Zona

Subscribe
Notificami
guest
7 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Gimax
Gimax
10 anni fa

Rossi è buono solo a promettere ma non manterrà mai quello che dice, una volta riscosso il suo l’auto dispendio cosa gliene importa della gente che perde il lavoro?

pisolo
pisolo
10 anni fa

I Rossi gliè anche capace di dire che 740 Euro al mese son tanti e che ci si campa dignitosamente la famiglia! Tanto a lui icchè gli cambia? Gli spende il solito.

agostino
agostino
10 anni fa

un’altra da mettere in conto al Rossi,ricordatevene nell’urna…

stefano
stefano
10 anni fa

ditemi come si chiama la nuova società che ha preso in gestione il bar del nuovo ospedale ditemelo che mi candido io al posto di giovanni battista gli mando il curriculum sono 12 mesi che non lavoro e ho estremo bisogno di lavorare farò tutti i turni che vogliono

Aziz
Aziz
10 anni fa

Piena solidarieta’ a Scozzo e ai suoi ex colleghi del vecchio ospedale.E’ una guerra tra poveri,e chi offre lavoro ne approfitta.La crisi serve a queste persone, per far lavorare tanto a poco.E’ proprio vero,il portafoglio viene messo dentro la giacca dalla parte del cuore.

Luciano Gestri Indipendenti per Prato
Luciano Gestri Indipendenti per Prato
10 anni fa

Conosco Giovanni dal momento che iniziò il suo lavoro di “barman” in ospedale,allora il bar e lo spaccio alimentare era gestito dal Cral sono passati MOLTI ANNI BEN 32 e per 27 anni la sicurezza del lavoro è stata garantita da colleghi che come me si sono impegnati nel Cral a tutti i livelli.Giovanni potrebbe testimoniare che tutti coloro che hanno lavorato con il Cral sono sempre stati regolarmente pagati con contratti di lavoro di riferimento nazionale CGIL,CISL,UIL,e con la contrattazione aziendale.Anche negli ultimi 5 anni con la sirio di Ravenna nessuno si è lamentato!!!!!!Il dramma è sempre l’ospedale nuovo dove il gestore esterno predomina e decide la societàdi nome Ge-sat-che ha assegnato alla Serim di Milano la gestione del Bar!!!!!!!!la di lavoro è riduzione dell’orario di lavoro di ben 10 ore settimanali…..contratto semestrale ,con riconferma????tutto da vedere, stipendio mensile 740 euro!!!!!!

Luciano Gestri Indipendenti per Prato
Luciano Gestri Indipendenti per Prato
10 anni fa

Giovanni era doveroso da parte mia oggi essere presente alla TUA PROTESTA ed esprimerti la mia solidarietà…gli amici sono amici,i lavoratori diventano amici al di là delle appartenenze politiche..ti sono vicino in questo difficile momento!!!!!!!Ciao!!!