24 Aprile 2014

Cinquanta paesaggi di Soffici in mostra da sabato alle Scuderie


Cinquanta quadri, disposti in ordine cronologico, dal 1903 al 1963, che si affacciano sui paesaggi più belli dipinti da Ardengo Soffici. A quest’artista del Novecento, di cui ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa, il Comune di Poggio a Caiano – dove Soffici ha trascorso gran parte della sua vita –  ha deciso di rendere omaggio con la mostra “Ardengo Soffici. Giornate di paesaggio”, che si aprirà alle Scuderie medicee a partire dalle 17,30 di sabato. Un’occasione unica per vedere riunite tante opere provenienti da collezioni pubbliche e private, in mezzo alle quali saranno esposti altri quindici lavori di artisti italiani suoi contemporanei. Se è vero che il paesaggio rappresenta uno degli elementi più significativi dell’iter stilistico del pittore fiorentino, ma poggese d’adozione, per il curatore, in questo caso specifico, il paesaggio è soltanto un pretesto parlare più in generale di pittura. “Se noi possiamo sintetizzare con un paesaggio la presenza scenica di Soffici – spiega il curatore Luigi Cavallo – qui ne abbiamo ben cinquanta di pretesti. Cinquanta opere ognuna delle quali è di per sé una pagina di grande qualità. Se uno non viene a vedere questa mostra, non potrà conoscere fino in fondo il cuore della pittura di Soffici e della cultura italiana di una certa epoca”. Con questa iniziativa il Comune intende potenziare l’attività del Museo e riconfermare la precisa volontà di investire in cultura come leva per lo sviluppo economico e turistico del territorio. “Questa mostra si abbina tra l’altro all’evento del 10 maggio per l’inaugurazione del sito mondiale dell’Unesco del sistema seriale delle ville medicee – dichiara il sindaco Marco Martini –  che sarà l’occasione per valorizzare ulteriormente il territorio anche sotto il profilo turistico”. Per visitare la mostra ci sarà tempo fino al 27 luglio.Durante questi tre mesi i visitatori potranno accedere con lo stesso biglietto anche al Museo Ardengo Soffici e del ‘900 italiano, dove sono esposte altre 40 opere dell’artista morto nel 1964.

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