24 Aprile 2014

La Torre di Karavan finisce nel cassetto: dal Comune 325mila euro per le opere di Prato contemporanea


La Calvana resterà senza torre, almeno per ora. Il progetto di costruzione del monumento di Dani Karavan è stato rimesso nel cassetto dall’amministrazione comunale.
Nei mesi scorsi la giunta aveva deliberato lo stanziamento di 400mila euro utili per realizzare la Torre al vento sulla cima della Calvana. Il monumento,
nelle intenzioni del sindaco e della giunta, sarebbe servito per dare visibilità alla nostra città. Una decisione che ha trovato presto l’opposizione del coordinamento dei comitati, che ha anche raccolto 2650 firme per dire no al monumento. Un no giunto anche dall’opposizione, contraria a spendere 400mila euro per un monumento in un periodo di crisi e tagli. Adesso il dietrofront di sindaco e giunta, che hanno annunciato il rinvio dell’iter per la Torre, troppo lungo e complicato. Con una delibera di giunta, parte di quei fondi già messi a bilancio, per la precisione 325mila euro, sono stati dirottati per altri scopi, ovvero per l’acquisto delle opere necessarie a Prato contemporanea di autori quali Emilio Isgrò, Katerina Kaikkonen e altri che, recita la delibera “saranno individuati in relazione alle diverse esigenze di valorizzazione degli spazi e di crescita delle collezioni civiche”.

 

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Paolo
Paolo
10 anni fa

Allora non ci siamo! Dirottate quei soldi oramai non per comprare altre statue ma per fare qualcosa di più concreto! Ma ci vuole tanta saggezza per non capire che non è il momento per queste cose!?!?

fredo
fredo
10 anni fa

Ogni tanto c’è un barlume di coscienza civile, l’aver sospeso la decisione di spendere una barca di denaro per mettere un traliccio in Calvana mi sembra una cosa sensata, (sarebbe stato uguale se la gente non avesse protestato ?) poi c’è il risvolto della medaglia: gli stessi personaggi che avevano fatto quella proposta ora destinano una parte di denaro per comperare altre (cazzate) facendole passare per indispensabili per una citta come Prato, e se non bastasse trovano la scusa anche per foraggiare una persona che più che arte trasuda: maleducazione, arroganza, inciviltà, ecc.ecc. Credo che i problemi di Prato siano seri, pertanto ci vogliono persone oneste e capaci per tentare di risolverli.