22 Luglio 2014

Un pratese nella Mercedes che domina il Mondiale di Formula 1-Foto e Video


C’è un po’ di Prato nella Mercedes che sta dominando il Mondiale di Formula 1: nel team tedesco, che ha vinto anche domenica scorsa nel Gp di Germania, lavora infatti Daniele Tartoni, 37 anni, pratese, project coordinator della scuderia. Nato in Inghilterra – il padre è di Montepiano, la madre è inglese – Tartoni è cresciuto e vive a Prato; le prime esperienze nel mondo dei motori iniziano nel 1997 con le categorie minori, poi il passaggio in Formula 1 a fine 2005 quando Minardi diventò scuderia Toro Rosso/RedBull e ottenne la prima storica vittoria a Monza nel 2008 con Sebastian Vettel. L’anno scorso il passaggio di Tartoni in Ferrari e quest’anno il ritorno alla Mercedes, dopo esserci già stato nel 2012.
“Fino all’anno scorso – spiega Tartoni – ero Team coordinator per tutte queste squadre, ovvero la persona di riferimento in pista per quanto riguardava l’organizzazione di un Gran Premio: pianificazione, Box, personale in pista, organizzazione eventi, gestione piloti”. Un lavoro che lo portava a stare in giro per il mondo piu’ di 180 giorni l’anno, ad occuparsi della logistica di 120 persone ad ogni gran premio e ad avere un rapporto diretto con i piloti, ai quali forniva caschi e tute. Tanti gli aneddoti: i più belli riguardano Sebastian Vettel e Michael Schumacher. “Nel 2007-2008 Vettel era nostro pilota alla Toro Rosso ma non aveva ancora compiuto 20 anni, per cui in alcuni paesi non poteva guidare la macchina a noleggio. Allora lo scarrozzavo io a giocare a tennis o a mangiare la pizza. Nonostante abbia vinto 4 Mondiali è rimasto con i piedi per terra”.

Il rapporto con Michael Schumacher
Speciale anche il rapporto con Michael Schumacher: “Con lui ho vissuto l’anno più bello ed emozionante della mia vita – racconta Tartoni -. Già da prima di conoscerlo era il mio mito, avevo i suoi poster in camera e prima di iniziare a lavorarci insieme non ho dormito per diverse notti. All’inizio mi studiava, piano piano siamo entrati in confidenza e mi parlava in italiano di calcio, di cui è un grande appassionato, o di buona cucina”. Il ricordo più bello è legato al gran premio di Monza del 2012: “Durante le prove Michael si è fermato quasi subito ai box e mi ha detto che aveva problemi ai guanti – racconta Tartoni -. Li voleva pià stretti di un millimetro: è molto preciso e incredibilmente tecnico sul suo vestiario, quasiasi cosa su misura. Ho chiamato la Puma e gli ho detto che per le qualifiche del giorno dopo avremmo provveduto, ma Michael le voleva quello stesso giorno e la sessione di prove finiva dopo un’ora e mezzo. Così, dopo un giro di telefonate, sono riuscito a contattare una sarta di Monza, sono uscito dal circuito in motorino e le ho portato dieci paia di guanti da ricucire. Quando sono tornato ai box mancavano ancora dieci minuti. Michael si è fermato ed incredulo li ha indossati: a quel punto calzavano perfettamente. Mi ha chiesto come avessi fatto a modificarli in così poco tempo e poi ha detto sorridendo: ‘Voi italiani siete sempre avanti’. È davvero una grande persona e un gran combattente, spero che questo lo aiuti nella sua battaglia dopo l’incidente”.

Quali sono i segreti della Mercedes che ha vinto nove dei primi dieci gran premi di quest’anno?
“I fattori sono tanti: c’è una grande organizzazione, due ottimi piloti come Rosberg e Hamilton e una grande affidabilità delle macchine. La Mercedes ha iniziato prima di altri a lavorare sulle nuove regole dei motori turbo: un pacchetto sul quale si studia da due anni e che sta dando risultati. Speriamo di aprire un ciclo, come in passato hanno fatto la RedBull e la Ferrari”.

In Mercedes di cosa ti occupi?  
Come Project Coordinator, sono in un’area operativa, legata alle metodologie, agli strumenti e alle tecniche di lavoro per realizzare al meglio gli obiettivi dei progetti in corso. Al momento stiamo progettando di rinnovare l’intera struttura dell’ immagine in pista per quanto riguarda il marchio Mercedes Benz : Box,  Hospitality, Muretto Ignegneri Pit Lane, TIR uffici”.
La sede di lavoro è a Brackley nel quartier generale Mercedes a 30 chilometri da Londra. “Torno a casa tutti i fine settimana. Sono molto legato a Prato, dove ho la famiglia e gli affetti, e mi dispiace vedere la città in crisi. Ho visto tanti posti nel mondo ma devo dire che come si vive in Italia non si vive da nessuna parte”.

Dario Zona


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masino
masino
9 anni fa

il figliolo di Nino !

Ruggeri
Ruggeri
9 anni fa

Grande Tarto. . .

vittoria farini
vittoria farini
9 anni fa

bel servizio