19 Agosto 2014

Cafaggio in rivolta contro l’inquinamento acustico, il comitato: “Senza barriere anti-rumore Autostrade non rispetta la legge”


Il Comitato “In mezzo ad un’autostrada” organizzato da residenti e lavoratori di Cafaggio ha convocato un’assemblea pubblica al circolo Arci di via del Ferro per discutere insieme all’Assessore all’Ambiente del Comune di Prato, Filippo Alessi, e al capogruppo del PD in Consiglio Comuale, Lorenzo Rocchi, della messa a norma degli impianti anti-inquinamento sull’A11, all’altezza del sovrappasso di via Roma.
Nell’occasione l’assessore ha comunicato un’informativa della Società Autostrade del 10 marzo 2014 secondo la quale gli impianti anti-inquinamento con la realizzazione di apposite barriere per l’area in questione sarebbero al 117° posto nella graduatoria dei 300 interventi totali previsti, peraltro “in coerenza con l’ampliamento con terza o quarta corsia”.
A seguito delle segnalazioni e delle istanze raccolte durante l’assemblea pubblica, l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Prato ha quindi inoltrato una richiesta formale di tempestiva messa a norma degli impianti anti-inquinamento, a prescindere dalla realizzazione di volumi ulteriori, proprio per la loro dubbia tempistica
“Intendiamo denunciare pubblicamente lo stato di incuria e illegalità degli impianti autostradali relativi alle barriere anti-inquinamento in prossimità dei centri abitati, come predisposto dalla legge quadro in materia di inquinamento acustico – accusa il comitato – Peraltro sulla stessa area insistono una serie di attività industriali, di smaltimento rifiuti e di collegamenti infrastrutturali che rendono particolarmente insostenibile la qualità dell’ambiente circostante. Pertanto i cittadini hanno inoltrato nelle scorse settimane numerose segnalazioni ad ARPAT per raccogliere rilievi atmosferici dell’area, in grado di provare l’urgenza e la necessità di certi impianti”.

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