22 Settembre 2014

Area Misericordia e Dolce, accordo con la Regione ad un passo. Biffoni: “Sarà il nuovo quartiere di Prato. Mi affascina l’idea del parco urbano attrezzato”


“Siamo molto vicini all’accordo. Dobbiamo limare alcuni passaggi formali ed economici. Procediamo però a passi spediti per definire la questione nel più breve tempo possibile. Sono fiducioso: il Comune tornerà proprietario di quell’area”. Manca davvero poco alla conclusione della trattativa fra Regione, Asl e Comune per l’acquisto da parte dell’amministrazione comunale dell’area del Misericordia e Dolce. Quest’oggi un nuovo incontro a Firenze. Tutto ruota ancora intorno all’accordo economico. La richiesta per vendere l’area è stata di 23 milioni di euro, ma il sindaco ha detto di no. Da qui un tira e molla, con il primo cittadino che vorrebbe un aiuto dal punto di vista finanziario da parte pure della Provincia, senza che siano coinvolti altri immobili di proprietà pubblica, come ad esempio palazzo Novellucci o palazzo Gori. “Deve essere un’operazione al minor costo possibile – spiega Biffoni – Dobbiamo tenere conto delle difficoltà di bilancio. Non possiamo mandare in crisi l’ente. E proprio per questo stamani all’incontro hanno partecipato pure gli uffici della ragioneria”. In discussione c’è pure chi dovrà demolire le palazzine non più funzionali. Secondo il Comune l’onere dovrebbe essere dell’Asl. E a quest’ultima sarà lasciata pure la possibilità di scegliere quali palazzine lasciare in piedi perchè ancora utili per l’azienda sanitaria. “Non vorrei poi – sottolinea il sindaco – che ci fossero rimpianti. E che servano nuovi spazi per le cure sanitarie”.
Una volta ufficializzato l’accordo si passerà alla discussione sul futuro dell’area. Biffoni ha una sua chiara preferenza. “Mi piace molto l’idea del parco urbano attrezzato – spiega – Quello del Misericordia e Dolce dovrà essere il nuovo quartiere di Prato. Vorrei che nella discussione fossero coinvolti anche grandi attori internazionali. Accanto al verde, come nelle grandi città d’Europa, ci dovranno essere servizi, spazi per i concerti e la cultura, ma anche punti di ritrovo per giovani e non. Insomma una nuova porta d’accesso al centro storico, capace di attirare i pratesi e non solo”.

Stefano De Biase

 

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andrea sperelli
andrea sperelli
9 anni fa

Intanto tu potresti iniziare dando una sistemata all’Ippodromo no?

Edo
Edo
9 anni fa

Nessuno di voi pensa agli anziani,ai malati terminali,ai lungodegenti,al nuovo S.Stefano non ci sono posti nemmeno per quei malati che hanno bisogno di cure anche molto serie ma di degenza limitata perché sono anche giovani o perlomeno non anziani. Io mi augurerei che qualcuno ci metta un po di attenzione e proponga anche una soluzione in una parte,quella strutturata meglio per poter creare uno spazio per poter aiutare anche chi ha dato tanto per Prato e ora avrebbe bisogno di essere aiutato.Io non so come potrebbe essere realizzata questa mia idea, ma vi prego chi ha la possibilità di mettere una parola che abbia seguito vi prego di farlo prima che sia troppo tardi,Biffoni ricordati che anche tu dovrai diventare vecchio e io te lo auguro.

Primo
Primo
9 anni fa

X il bene di Prato sono d’accordo su tutto.

baffino
baffino
9 anni fa

L’ unica città siamo che paga per riavere l’ area dell’ ospedale vecchio! Complimenti Biffoni!!!

Miryan
Miryan
9 anni fa

Questa chi l’ha capita me lo spieghi,perchè si deve ripagare l’area del vecchio ospedale?

valeria
valeria
9 anni fa

visto che mancano i posti letto al nuovo ospedale, perchè invece del parco lasciarlo all’Asl, ristrutturarlo e creare posti letto, si chiama: struttura distaccata!!!! Pensiamo ai malati, di aree verdi ce ne sono tante a Prato diamogli una sistemata……