Tre casi di morte sulle strade con un unico comun denominatore: chi ha ucciso è fuggito senza prestare soccorso. Quello avvenuto ieri è il terzo caso dell’anno in cui un guidatore investe ed uccide un’altra persona, dandosi poi alla fuga. Le vittime dei tre incidenti erano in strada tutte in maniera diversa: un pedone, un ciclista ed uno scooterista. Solo in uno di questi tre casi l’investitore è stato affidato alla giustizia. Il primo caso avvenne lo scorso 26 febbraio, quando una 77enne venne investita in via Galcianese. L’anziana inizialmente sembrava aver recuperato dalle ferite subite, quando improvvisamente si aggravò per poi spirare dopo due mesi dall’investimento. Le ricerche e gli appelli per rintracciare l’investitore risultarono inutili, il pirata della strada non è stato mai trovato.
Il 24 agosto il sottopasso di via Ciulli fu triste teatro di un altro episodio tragico. Posto sotto sequestro dopo la morte per annegamento di tre donne cinesi, anche da chiuso ha mietuto una vittima: un 80 enne che, in sella alla sua bici si scontrò con un altro ciclista, mentre percorreva il sottopasso. Dopo l’incidente l’altro ciclista si rialzò, scappando senza prestare soccorso e non è stato mai identificato. L’ottantenne è deceduto dopo due settimane di agonia in seguito ai gravi traumi riportati.
Si arriva poi al caso di ieri, quando un 37enne cinese ha investito ed ucciso in via Serchio un 53enne scooterista. Il cinese, dopo aver bucato lo stop e aver travolto il 53enne, è scappato imboccando via Sangro contromano. Aveva anche portato l’auto danneggiata in carrozzeria per cancellare le tracce, ma non ha fatto i conti con alcuni testimoni, che hanno visto la scena, ed è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso. E’ poi emerso che – pur avendo la patente, rilasciata 9 anni fa dalla motorizzazione di Napoli – non parla una parola di italiano e alla residenza indicata sul documento nessuno lo conosce né lo ha mai visto.
