Proseguono i controlli delle forze dell’ordine nel contrasto all’illegalità. Particolarmente imponente è stato il controllo Interforze coordinato dai Carabinieri e eseguito in zona Ippodromo che ha portato al sequestro, eseguito dalla Polizia Municipale, di un complesso immobiliare su due piani di circa 3.500 metri quadrati di proprietà di una impresa gestita da una imprenditrice italiana, completamente frazionato abusivamente e affittato a porzioni di diverse metrature, sia a piano terra che a primo piano, a dieci ditte gestite da imprenditori cinesi del ramo confezioni, stirerie, abbigliamento e pronto moda.
Nonostante il fabbricato si presentasse esternamente in condizioni di manutenzione abbastanza soddisfacenti all’interno è apparso in stato deprecabile con grave pregiudizio per la sicurezza degli occupanti. E’ stata rilevata la presenza di almeno una quindicina di bombole sparse tra le dieci imprese e altrettante strutture abusive più o meno complesse e labirintiche o soppalcate in ciascuna di queste per un totale di oltre ottanta dormitori.
In tre ditte gli Ispettori del Lavoro hanno riscontrato la presenza di lavoratori a nero di cui alcuni anche clandestini procedendo alla sospensione dell’attività imprenditoriale ed alla denuncia dei datori di lavoro per favoreggiamento e sfruttamento dei lavoratori irregolari che venivano alloggiati nelle strutture interne alla ditta. Pessime le condizioni igienico-sanitarie relative alla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro constatate dal personale della ASL 4 di Prato.
Completamente assenti le misure di prevenzione antincendio ed antinfortunistiche nell’intero complesso in pessimo stato di manutenzione; particolarmente pregiudizievoli per la sicurezza dei lavoratori sono stati rilevati i laboratori al primo piano, senza estintori ed altri dispositivi di facilitazione per l’uscita rapida in caso di necessità. Inevitabile è scattato il sequestro preventivo dell’intero complesso immobile e ciascuna ditta come pure dei macchinari molti dei quali non in regola con le norme di sicurezza.
In totale è stata accertata la presenza di 82 dormitori per 151 posti letto e sequestrati 161 macchinari utilizzati impropriamente in luoghi di lavoro con interferenza abitativa.
Il proprietario dell’immobile cosa dice? Scommetto che non ne sapeva nulla
Glie nova…. grazie rossi tdc, l’italiana proprietaria dell’immobile arrestata e messa ai lavori forzati…..gli passerebbe il ruzzo.
Si ritorna lì… ma ricordatevelo. un sono i cinesi… sono questi st***** di proprietari pratesi, uniti a questi altrettanto st***** di geometrini venuti fuori male che gli curano le pratiche per fargli aggirare la legge.
e questa prendea 10 mila euri al mese di affitto a nero!!!!!!!!!! e di siuro e ciae alti 10 capannoni…aalllooorrraaa questi sonio gli industriali pratesi ingordi!!!!!! i nuovi padroni di kunta kinte!!!!
skiavi a gogo … bbooonnnaaa.
Un sono i cinesi…..infatti dentro hanno trovato gli assiro babilonesi…..ma vaia ridiolo.
Bravo Alfio, i cines son tutti brava gente, fanno le fatturee, pagano i contributi, le ferie, il premio ferie, le gratifiche e tutto quanto previsto nello statuto dei lavorarori, ma che scherzi?
Ci mancherebbe altro!
Peccato che lo statuto dei lavorarori gli’è cinese.., anche lui!
Premesso che i fenomeni migratori sono cose storicamente cicliche e incontrollabili, voglio dire che qui sono venuti in massa anche perchè i pratesi gli hanno fatto trovare le giuste condizioni! Dati i capannoni a prezzi proibitivi, spolpati in contanti e immediatamente, senza pensare a nulla, l’importante per questi soggetti non è stato tirare avanti, è stato tentare di continuare a vivere al di sopra delle proprie possibilità!!!
Alfio, segui anche te il fenomeno migratorio: fai come i salmoni, risali la corrente e quando sarai in Cina saremo tutti più contsnti.
Vergognati!
Che i salmoni risalendo la corrente arrivino in Cina lo sai solo te. Comunque voglio anch’io essere parte di un fenomeno migratorio: migro dal continuare a scrivere qui qualche commento e qualche idea, meglio lasciarvi tra voi. Salute!