20 Novembre 2014

Sicurezza, il Sap risponde a Biffoni: “Rispetti i poliziotti e chieda a Renzi più uomini e mezzi per Prato”


“A Prato abbiamo poco meno di 300 poliziotti, una Questura classificata di serie B con un organico fermo al 1996 e con metà del personale che ha 50 anni.Tutto questo mentre Prato nell’ultimo ventennio è diventata la seconda città della Toscana per numero di abitanti. Al sindaco Biffoni che ‘cade dalle nuvole’ perché vede la città che amministra al decimo posto nella classifica della criminalità del Sole 24 Ore e si permette di criticare le forze di polizia chiedendo loro più impegno, rivolgiamo un caldo appello affinché si adoperi lui in prima persona con il premier Renzi per fare avere più uomini e più mezzi a Prato”.
E’ quanto afferma Anonietta Acierno, segretaria provinciale di Prato del Sap, il sindacato autonomo di polizia, rispondendo al sindaco Biffoni, che commentando la notizia di Prato tra le prime dieci città più insicure d’Italia, aveva chiesto alle forze dell’ordine di fare di più e “gettare il cuore oltre l’ostacolo” (leggi l’articolo).
“Il numero di reati aumenta perché la popolazione a Prato è raddoppiata – risponde il segretario regionale Sap della Toscana, Fabio Grassi – a fronte di un numero di poliziotti e carabinieri che è addirittura diminuito. Per non parlare dei tagli alla sicurezza che il Governo ci sta ‘regalando’ con la legge di stabilità e delle soppressioni di uffici e presidi di sicurezza che interessano tutta la regione. Il sindaco Biffoni, piuttosto, abbia rispetto di chi porta una divisa e di chi rischia la vita. E’ appena il caso di ricordare che due mesi fa proprio a Prato 4 agenti sono stati feriti a colpi di forbice da un cinese. Purtroppo i poliziotti pagano gli errori delle scelte politiche e diventano spesso un comodo cuscinetto per le tensioni sociali. Siamo stufi di questo atteggiamento, anche a Prato”.

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Niki
Niki
9 anni fa

Massima solidarietà alle nostre forze dell’ordine. Purtroppo anche in questa occasione dobbiamo constatare che abbiamo il peggior sindaco d’italia a governare questa città.

masino
masino
9 anni fa

Glieli ha già chiesti a Renzi i rinforzi .
Quello che ci inquieta è la risposta ricevuta #matteostaisereno# !

centro studi prato 2.0
centro studi prato 2.0
9 anni fa

Il Gruppo Prato sicura del Centro studi prato 2.0 ritiene che per far fuzionare la risposta complessiva delle forze dell’ordine al problema sicurezza nella nostra città ..ci debbano essere innanzitutto regole certe e condivise da far rispettare.Premettiamo che la città e’ ampliata enormemente :dai 67.000 dei primi anni settanta a 191.234 del 2013 . Inoltre
evidenziamo che il numero dei reati denunciati nel 2013 è di 14.791 con una variazione dello 0,4% rispetto al 2012. Per quanto riguarda i furti in casa è al ventesettesimo posto con 521 furti ogni 100mila abitanti con un importante aumento rispetto al 2012 del 12,7 per cento. I borseggi invece vedono Prato all’undicesimo posto con 390,9 borseggi ogni 100mila abitanti, in questo caso sono diminuti però del 7,5%. A far scalare la classifica tra le province con maggiore criminalità sono, nella città tessile, le rapine: 122,4 ogni 100mila abitanti con una diminuzione dell’8,8% e un “bel” quinto posto in classifica. In questa sezione prima di Prato ci sono solo Napoli, Milano, Catania e Palermo. Migliore la situazione dal punto di vista di truffe e frodi con un quarantetreesimo posto ma un aumento del 9,9%.
Visto questi dati il gruppo Sicurezza del centro studi prato 2.0 prende spunto dall’esperienza maturata nell’ambito di una città (Prato), più volte indicata quale reale laboratorio per le tematiche in argomento e pertanto non si può non stigmatizzare l’attuale approccio dello Stato nei confronti degli interventi riservati alla sicurezza in generale e alla città; contestualmente occorre prendere atto di una illegalità diffusa e criticare i sistemi di contrasto perché innocui e quindi non utili alla cessazione delle illecite condotte.

A tal proposito gli associati chiedono di conoscere analiticamente quali iniziative legislative sulla sicurezza siano state assunte dai rappresentanti eletti in Prato, oggi parlamentari, e quale progetto sia stato formalmente presentato al Governo e, in caso positivo, se esso sia mai stato discusso e/o approvato. si rileva e si ritiene pertanto

– necessaria la revisione del “Patto per Prato” che dovrà includere la copertura finanziaria e le relative risorse umane per l’applicazione di un progetto articolato anche capace di contrastare il crimine organizzato, italiano e straniero, che in questa città, dagli anni ’80, ha trovato terreno fertile. A tal proposito gli associati si riservano di produrre, separatamente e in appresso, le ipotesi in aggiunta al richiamato protocollo d’intesa;
– necessarie in via continuativa le attività di controllo per il contrasto delle illegalità nel settore economico ed altresì ritengono necessario concentrare gli sforzi sulle attività investigative onde frenare il recrudescente fenomeno criminale collaterale spesso produttore di documentazione falsa finalizzata alla facilitazione dell’esito dei controlli;
– obsoleta la proposta di modificare la Questura di Prato in sede di gruppo “B” in virtù delle nuove strategiche modifiche costituzionali in ambito territoriale; a tal proposito occorre superare i livelli di interventi burocratici e programmare un serio e articolato progetto per la sicurezza di questa città;
– grave il perpetuarsi di condotte criminali da parte di un gruppo di cittadini extracomunitari operanti in via Pier Cironi e zone limitrofe. Occorre modificare i metodi di intervento privilegiando l’indagine piuttosto che porre in essere stravaganti e inconcludenti servizi come quelli delle pattuglie con i militari. Il sinergico livello di contrasto dovrà essere individuato al tavolo dell’ordine e sicurezza pubblica territoriale, ambito nel quale l’amministrazione comunale dovrà farsi collettore delle richieste e promotrice di atti collaterali preparatori;
– assolutamente inconsistente, dispendioso e controproducente l’utilizzo dei militari per il controllo del territorio che dovrebbe essere di esclusiva pertinenza di uff.li ed ag.di p.g. specializzati. Ai soli fini dell’effettuazione di tali e simili servizi, come detto al punto precedente, occorrerebbe stornare quanto previsto attualmente dalla legge di stabilità e destinarlo a copertura finanziaria per il “Patto per Prato”. Il relativo piano di intervento dovrà essere curato e organizzato da figure specializzate al tavolo della sicurezza presieduto dal Prefetto;
– inconsistenti le modalità dei controlli effettuati presso le ditte di cui al piano di intervento triennale voluto dalle regione mentre appare necessario approfondire dette verifiche attraverso il coordinato incrocio delle attività ispettive;
– assolutamente da contrastare l’abusivismo commerciale e dei parcheggiatori posto in essere da soggetti extracomunitari che solitamente stazionano nelle aree del centro storico adibite a parcheggi e nelle aree dei mercati rionali;
– doveroso e prioritario il contrasto al gioco d’azzardo e l’intervento del Sindaco e del Consiglio Comunale perché si possa alzare la guardia nei confronti di tale fenomeno attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti necessari ivi comprese le proposte legislative e le ordinanze sindacali. Ciò al fine di far regredire il fenomeno della ludopatia che ha attecchito gravemente il tessuto sociale;
– necessaria la sollecitazione, da parte del Sindaco, agli amministratori di condomini, nel segnalare all’ ASL e/o alle competenti autorità condotte di atipicità igienica non risolte sebbene precedute da naturale avviso ai soggetti interessati. Ciò al fine di evitare la crescita del degrado ed equilibrare i codici tradizionali di convivenza di cui si avverte fastidiosa rottura;
– necessaria la ristrutturazione del servizio della polizia municipale attraverso l’articolata presenza del “vigile di quartiere o di zona” che non risponda a criteri burocratici di dislocazione ma che possa garantire un esaustivo servizio di prossimità.
– Necessaria ed urgente, per la sicurezza ambientale, la ricognizione e relativa bonifica di luoghi pubblici ove staziona materiale tossico, tipo amianto ecc…
Si fa riserva di approfondire e produrre relativa ulteriore documentazione propositiva sulle tematiche in argomento.

Poi sulla giustizia il gruppo preposto del centro studi prato 2.0 ritiene che il tribunale rischia la paralisi totale. Il problema è il personale amministrativo. La pianta organica indica 64 unità. In realtà sono 47 E ben 11 persone hanno trovato posto altrove grazie alla mobilità e da gennaio non ci saranno più. Nessuno però è voluto venire a Prato: i tre posti messi a disposizione attraverso l’interpello generale nazionale sono rimasti vuoti. Con una semplice sottrazione arriviamo al tragico risultato: dal nuovo anno gli amministrativi in servizio saranno solo 35 contro i 64 indicati dalla pianta organica. Significa che manca ben 45% del totale. Tradotto in pratica significa paralisi. Così non c’e possibilità di garantire l’assistenza alle udienze penali perchè dietro ad un processo non ci sono solo i giudici. Mancano i soldi per gli straordinari e i riposi compensativi sono anche peggio perchè significa fare a meno del personale per uno o due giorni. Il tribunale è poi fuori anche dal bando per il servizio civile. Tutto questo a fronte di un super lavoro della Procura. Due velocità diverse all’interno dello stesso palazzo di giustizia. Inoltre c’è il problema dell’enormità di pendenze contro ignoti e va ricordato che oltre la metà degli indagati è rappresentata da stranieri: nel 2013 su 9367 indagati 4883 sono stranieri, nei primi sei mesi del 2014 su 4341 indagati 2410 sono stranieri.

Da qui pare importante l’appello inviato dai parlamentari pratesi al ministro alfano per riprendere il patto su prato per la legalità stilato nel 2013 e rilanciarlo, al fine di superare questo stato di cose non piu sopportabili nella citta’

Come
Come
9 anni fa

Io quando vado al Ben Nevis o a prendere le paste in viale della Repubblica li vedo sempre i poliziotti che presidiano il territorio.

Pippo El Primero
Pippo El Primero
9 anni fa

Evviva Biffonzie che anche questa volta ha fatto la figura de giullare, lo avete votato? O ciuccatevelo…..purtroppo me lo devo ciucciare anche io che non l’ho votato…evviva Monopoli.

Come
Come
9 anni fa

Pippo viva l’alternanza noi ci siamo cacciati i tuoi amici di prima…..

Alessandro
Alessandro
9 anni fa

Vai stai al ben nevis…centro studi sapienza!!! Ma dove le trovare tutte queste fandonie!! Ma di sicuro vi pagano !!!

Il-Luca
Il-Luca
9 anni fa

E giù labbrate da tutti!

Come
Come
9 anni fa

Alessandro non vedo cosa ho detto di male, ho apprezzato le forze dell’ordine che stimo e rispetto.

Miryan
Miryan
9 anni fa

Come va a prendere le paste e portale anche a il sindaco Buffoni che ti piace tanto!!!!

Alessandro
Alessandro
9 anni fa

Certo…. Loro sono bravissimi e che sono pochi!!

Il pratesaccio
Il pratesaccio
9 anni fa

Quando li consegnano i taser e manganelli(magari quelli di ferro) alle forze dell’ordine????non se ne può più delle “risorse”!!!!