La questione del nuovo aeroporto di Peretola sembra per i pratesi non concludersi con la notizia – di due giorni fa – dei 150 milioni di euro messi sul piatto dal Governo Renzi per l’ampliamento dello scalo fiorentino, che desta più di una preoccupazione in città. Ironia della sorte, sarà anche un illustre pratese a scegliere il nuovo volto dell’aeroporto. Pare infatti che Fabrizio Moretti, presidente della Biennale dell’Artigianato e gallerista d’arte antica, all’inizio di febbraio definito dal settimanale Panorama “uno dei quindici italiani da tenere d’occhio nel 2015” per essersi distinto nell’ambito della cultura, collaborerà con il presidente di Adf Marco Carrai come consulente per la realizzazione del nuovo terminal dell’aeroporto di Peretola. Attivo tra Londra, Firenze e New York, Moretti è stato visto nella scorsa settimana – come scrive Marzio Fatucchi sul Corriere fiorentino di oggi – nello scalo fiorentino, chiamato dal presidente Carrai assieme ad altri sei personaggi di spicco della moda, del design e dell’arte (Cristina Acidini, Stefano Ricci, Raffaello Napoleone, Leonardo Bassilichi, Stefano Boeri e Ferruccio Ferragamo) per discutere del progetto della nuova aerostazione. Di fronte ai loro occhi passeranno i bozzetti di “Corporacion America”, azienda che detiene la maggioranza delle azioni degli scali di Firenze e Pisa.
Sempre secondo il Corriere Fiorentino, ognuno dei nomi sopra citati, Moretti compreso, dovrà dare ad Adf la sua valutazione sui vari progetti di “Corporacion America”, per la realizzazione di un terminal che rispecchi la bellezza della città e che sia pronto entro aprile prossimo. Insomma, il legame tra il nuovo scalo fiorentino e la nostra città è sempre più a doppio filo. Anche se stavolta non è in ballo la salute e la tranquillità dei residenti, quanto il gusto artistico ed estetico di uno dei pratesi più noti nel mondo dell’arte, a servizio di un dei progetti che ha fatto più infuriare i nostri concittadini.
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