20 Febbraio 2015

Anche Prato verso il registro delle “unioni civili”. Voto favorevole in Consiglio Comunale, spaccatura nel Pd


Ancora non siamo all’istituzione del registro delle “unioni civili”  ma il Consiglio comunale ha impegnato stasera Sindaco e Giunta alla sua creazione. Lo ha fatto, al termine di un acceso dibattito, con due distinti atti: una mozione del Movimento Cinque Stelle e un ordine del giorno presentato dal Pd. Viene accantonato per ora il riferimento più diretto alla trascrizione dei matrimoni omosessuali celebrati all’estero. Il voto, tenutosi intorno alle 20, ha sancito una attesa ma comunque significativa spaccatura del Pd – inedita in questa legislatura – con l’uscita dall’aula dei consiglieri Maurizio Calussi, Massimo Carlesi, Antonio Napolitano e Luca Roti; assente fin dall’inizio, sempre per manifestare il suo dissenso, anche Luca Vannucci. Il centrodestra, invece, si è diviso sull’espressione della contrarietà, tra assenti, astenuti e “no”. Alla fine il risultato si è così configurato: la mozione dei Cinque stelle, firmata dal Capogruppo Gabriele Capasso, è passata con i 3 voti favorevoli dei grillini, e ha registrato 2 voti contrari – l’indipendente Emanuele Berselli e la biffoniana Rosanna Sciumbata – e 13 astensioni – gli 11 consiglieri Pd presenti, Giorgio Sili di Forza Italia e Alessandro Benelli della Lista per Cenni -; l’ordine del giorno presentato dal Pd, invece, ha visto 12 voti favorevoli – gli 11 del Pd e Sciumbata – 1 voto contrario – quello di Berselli – e 5 astenuti – i grillini, Silli e Benelli -. Non hanno partecipato al voto Roberto Cenni, la capogruppo di Forza Italia Rita Pieri, e Aldo Milone.

L’ordine del giorno del Pd, presentato dai consiglieri Roberta Lombardi, Marco Sapia, Serena Tropepe, Elena Bartolozzi, Claudia Longobardi, Rosanna Sciumbata, impegna sindaco e Giunta in particolare a “sostenere in ogni sede amministrativa e politica la necessità di accelerare l’approvazione in Parlamento “dell’istituto della civil partnership”; “a dare mandato alle commissioni competenti per redigere un Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili”; a promuovere iniziative contro ogni forma di discriminazione sessuale.

Di analogo tenore la Mozione pentastellata; in particolare, “impegna sindaco e Giunta” “ad istituire apposito registro comunale delle Unioni Civili e delle Convivenze”; a “dare mandato” per un regolamento volto a “garantire parità di diritti e di accesso ai servizi comunali tra le cosiddette famiglie tradizionali e quelle risultati dal neo istituito Registro Comunale delle Unioni Civili e delle Convivenze”.
La spaccatura nel Pd giunge al termine di un lungo confronto interno: i consiglieri contrari sarebbero stati favorevoli, in gran parte, ad aderire ad una mozione che, rispettando le effettive competenze in materia, spettanti al Legislatore nazionale, auspicasse un intervento normativo del Parlamento. Ma il compromesso non si è trovato. In queste ultime settimane si è svolto un lungo lavoro di limatura del testo che ha portato in corner, peraltro solo dopo analogo intervento dei Cinque stelle, a togliere il riferimento diretto alla trascrizione dei matrimoni gay celebrati all’estero. Il passaggio è stato anticipato nel testo dopo le “premesse” con la seguente formulazione: “Il Consiglio comunale dà pieno sostegno al sindaco laddove voglia procedere alla trascrizione delle unioni contratte all’estero dalle persone dello stesso sesso”. Una modifica che non ha mancato di richiamare l’ironia di Silli: “La trascrizione – ha detto l’esponente di Forza Italia – uscita dalla porta rientra dalla finestra”.
Durante il dibattito diversi consiglieri Pd intervenuti hanno più volte criticato i colleghi di partito che avevano deciso di abbandonare l’aula.
A molti non è sfuggita la involontaria coincidenza con la “Messa per Prato” che il Vescovo domani celebrerà in duomo con la particolare intenzione sulla famiglia, iniziativa peraltro fissata quasi due mesi fa. Luca Roti, uno dei consiglieri usciti dall’aula, aveva cercato di far slittare il dibattito ad un Consiglio comunale successivo.
Sul tema dell’istituzione di un registro delle unioni civili la contrarietà del mondo cattolico è nota.
Da segnalare un’altra coincidenza: il Comune di Cantagallo ha avviato un percorso di partecipazione per comprendere l’orientamento della cittadinanza riguardo all’istituzione di un registro delle unioni civili. Ma il Comunicato inviato dall’Unione dei Comuni della Val Bisenzio fa confusione e nel testo si parla letteralmente di “istituzione del registro”. Da noi interpellato l’assessore alla partecipazione Maurizio Chiti corregge la comunicazione smentendo che il registro sia già stato varato.

 

 

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