27 Febbraio 2015

“Riduzione di 18mila euro per la videosorveglianza in città” e il consigliere Berselli presenta un’interrogazione


“Il Comune ha deciso una riduzione degli impegni di spesa per la videosorveglianza in città”. E’ la denuncia del consigliere indipendente di opposizione Emanuele Berselli, che ha già presentato un’interrogazione per avere chiarimenti in merito.

“Nel novembre 2013 i dirigenti del corpo di polizia municipale del Comune di Prato avevano affidato ad una società specializzata il servizio di gestione della videosorveglianza cittadina, assumendo contestualmente i relativi impegni di spesa per il 2014 e il 2015, rimandando a successivi atti l’impegno di spesa per il 2016 – ricostruisce Berselli – Ora con la scusa dei decreti governativi che chiedono alle amministrazioni locali di ridurre le spese superflue, con un atto del 16 febbraio scorso, è stato deciso di ridurre di quasi diciottomila euro l’impegno di spesa assunto sul bilancio 2015 per i servizi di videosorveglianza in città”.
Mi sembra una decisione davvero incredibile – commenta Berselli – Perche mai, in presenza di una recrudescenza delle attività illecite e illegali, degli episodi di violenza urbana, degli episodi legati alla microcriminalità e alla sicurezza stradale, invece di ridurre gli innumerevoli impegni di spesa per tante amenità e attività superflue si preferisce stringere i cordoni della borsa per cose che invece sono più che necessarie?”
“Voglio anche sapere – aggiunge infine il consigliere di opposizione – se corrisponde al vero che saranno disattivate e spente numerose telecamere presenti in città e quali conseguenza questo avrà sulla sicurezza dei cittadini e della circolazione stradale”.

 

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enrico
enrico
9 anni fa

state tutti tranquilli perché in un altro articolo biffoni ha detto che pur diminuendo di 18,ooo euro le spese per la video sorveglianza,ci sono piu’ telecamere di prima.2 sono le cose, o biffoni non si rende conto delle contradizioni di quello che dichiara oppure prende tutti i cittadini pratesi per ottusi che non sanno giudicare le cose.