Dopo aver completato le indagini di vulnerabilità sismica, effettuate l’estate scorsa su tutti gli edifici scolastici e d’interesse pubblico, ora l’amministrazione ha avviato una nuova serie di test per verificare le condizioni di pericolosità sismica delle varie zone del territorio comunale. Tecnicamente viene definita “microzonazione sismica” e si tratta di una verifica di estremo dettaglio delle condizioni di rischio, che a partire dai prossimi giorni sarà condotta da un gruppo di geologi e ingegneri su incarico del Comune. Le ricadute di questo studio, finanziato per il 75% dalla Regione Toscana e per la quota restante dall’amministrazione comunale, consisteranno nella stesura di una “Carta di Pericolosità Sismica” che interesserà tutti i centri abitati e che dettaglierà il rischio da terremoto su tutto il territorio montemurlese. “Continua l’impegno del Comune a favore della prevenzione e della sicurezza- spiega l’assessore all’urbanistica, Giorgio Perruccio -Questo studio permetterà di sapere come il nostro patrimonio edilizio può rispondere alle sollecitazioni sismiche. Un tema che riveste per noi la massima attenzione e che ci permette di lavorare sempre meglio per la salvaguardia delle persone e delle cose. I risultati dei test, infatti, entreranno a far parte dei nuovi strumenti urbanistici e ci consentiranno di dare precise indicazioni, ad esempio, su come costruire o ristrutturare un edificio esistente”. Lo studio deriva dalle più recenti teorie secondo cui gli effetti di uno stesso terremoto possono essere molto diversi anche a poche decine di metri di distanza, se è diversa la composizione del sottosuolo, come confermano gli ultimi eventi sismici avvenuti all’Aquila o in Emilia. Alcuni dei test sismici saranno particolarmente “spettacolari” e richiederanno l’uso di un autoveicolo e varie piattaforme. Le prove si svolgeranno nella zona di via Lamarmora a Fornacelle, nell’ex capo sportivo nel centro di Montemurlo e in un’area di Bagnolo, mentre le altre prove, che richiederanno l’utilizzo di strumentazioni più semplici, saranno effettuate nel giardino di via Micca a Bagnolo e nella zona industriale di Oste. I test consentiranno così di capire la reazione degli edifici ad un possibile terremoto nelle varie frazioni del Comune e sarà possibile dettagliare maggiormente la pericolosità sismica del territorio, frazione per frazione.