3 Maggio 2015

Da Prato alla manifestazione di Milano, Elvira Liscia: “Tutti sapevano dei black bloc, perché non si è intervenuti prima?”


“Mi chiedo: a chi sono serviti i black bloc che hanno distrutto Milano? Si è parlato solo di loro e di quello che hanno fatto e non della manifestazione pacifica degli altri”. Elvira Liscia, originaria della Sardegna ma pratese d’adozione ormai da trent’anni, è una veterana dei cortei e delle proteste di piazza, ai quali ha sempre partecipato in maniera “assolutamente non violenta”, precisa con forza. Ha 51 anni, una vita passata nella Cgil, è tesoriera di Sel a Prato e il primo maggio era in centro a Milano per esprimere il suo dissenso contro l’Expo. Per sua fortuna non è rimasta coinvolta negli scontri che hanno devastato la città ma era proprio dentro la manifestazione che ha portato circa 20mila persone per le strade milanesi.
“Sono arrivata il giorno prima e tutti sapevano che i black bloc sarebbero intervenuti – afferma Elvira – ne erano a conoscenza all’interno del movimento ma soprattutto ce lo dicevano i milanesi, io ho un cugino che ha un negozio in centro, ha preferito rimanese chiuso per evitare rischi”. Tutti sapevano e non si è intervenuti tempestivamente, come è stato possibile? “Me lo chiedo anche io, forse qualcuno non vuol far sentire la nostra voce”.
Elvira spiega i motivi che l’hanno portata ad andare a Milano: “Io ero lì anche per altri motivi, ho sempre festeggiato in piazza il primo maggio e così sono scesa in strada per il lavoro e contro l’Expo”. Perchè siete contrari all’Esposizione universale che porterà tante persone da tutto il mondo in Italia? “Perchè ci sono troppe contraddizioni, il tema centrale dovrebbe essere la denutrizione ma l’Expo appartiene alle multinazionali che affamano il mondo. E poi – aggiunge – non dimentichiamo tutto quello che c’è stato nei mesi scorsi: tangenti, mazzette e corruzione, la sua realizzazione è stata macchiata da nefandezze”.
La donna, che ha partecipato in passato a moltissimi scioperi e contestazioni, a partire dai cortei contro i missili a Comiso in Sicilia nei primi anni Ottanta, dice qual è il modo giusto per esprimere il proprio dissenso. “Nella manifestazioni ci devono essere slogan, urla, canzoni, che vanno espresse in modo pacifico, non si devono sfasciare le città e le macchine delle persone, che magari sono precarie come gli altri. Per me i black bloc sono dei vigliacchi, chi sfila a volto coperto, fa violenza e poi scappa è solo un vigliacco”, conclude Elvira.

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stifio
stifio
8 anni fa

Aho è arrivata la massima esperta di ordine pubblico. Fatela diventà la capa dei servizi segreti subito che questa c’ha l’occhio clinico.