3 Maggio 2015

Il direttore di oncologia Di Leo: “Entro dieci anni riusciremo a scoprire il cancro attraverso il prelievo del sangue”


Insieme alla sua equipe sta studiando i meccanismi di progressione del carcinoma alla mammella, in modo da prevedere il rischio di recidiva del tumore. In una intervista rilasciata a Famiglia Cristiana, nel numero in edicola questa settimana, il dottor Angelo Di Leo, direttore del dipartimento di oncologia dell’ospedale di Prato, spiega il lavoro di studio che sta compiendo con il suo gruppo di ricerca. Il servizio è stato pubblicato in occasione dei 50 anni dell’Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, della quale Di Leo è uno dei ricercatori più impegnati e conosciuti a livello internazionale.
Nell’intervista il medico siciliano, che opera ormai da anni a Prato, afferma che uno dei suoi obiettivi è quello di riuscire, attraverso mezzi poco invasivi come il semplice prelievo del sangue, a “tratteggiare meglio, come una sorta di fotografia biologica, il tumore di ogni singolo paziente”. In questo modo Di Leo dice che sarà possibile scoprire con largo anticipo il cancro, “praticamente nella fase iniziale, in modo precocissimo, che è un formidabile vantaggio per curare in tempo una persona”. Questo risultato ancora non è stato raggiunto ma Di Leo spera di poterci arrivare nel giro di 5-10 anni.

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