Giovanni Lamioni il candidato presidente di Passione per la Toscana, la lista nata dal patto tra realtà civiche e le forze politiche di Area Popolare è tornato a Prato per proseguire la sua visita presso le aziende storiche della zona. Ieri Lamioni, accompagnato da Roberto Cenni e dagli altri candidati pratesi ha fatto tappa alla Santo Stefano, una degli ultimi “gioielli” delle rifinizioni rimaste nel distretto.
“Qui c’è la storia della cultura tessile pratese – ha detto Lamioni congratulandosi con il titolare, l’imprenditore Renato Cecchi, e con i suoi dipendenti – Questa è la dimostrazione di come l’imprenditoria non si rassegna al momento di difficoltà. Vivere questi ambienti, conoscere queste persone infonde coraggio e ci fa capire che la speranza per un futuro c’è. Ed è da qui che si riparte, non svendiamo ancora la Toscana ‘del fare’ a chi non conosce i problemi delle imprese come la sinistra che ci ha governato per troppi anni”.
Lamioni ha visitato l’azienda, nata nella metà degli anni ’50, 10 mila metri quadri all’interno del tessuto urbano di Prato, 160 dipendenti di cui 5 assunti dall’inizio del 2015.
Ed ha poi pranzato in mensa insieme ai lavoratori e a Renato Cecchi, 83 anni, un uomo che si alza alle quattro del mattino, come fa da una vita, per curare la sua azienda.
“Questa impresa dà lavoro a tante famiglie – ha commentato Lamioni – con impegno, continuità, tradizione, innovazione e passione, la stessa ‘passione’ e voglia di fare che abbiamo noi e di cui ci vogliamo circondare. La passione che ci porta a proporre scelte forti per lo sviluppo, come il nostro pacchetto per il lavoro e la ripresa, con il coraggio che la sinistra ovviamente non può avere e non avrà mai, e che neanche il centrodestra tradizionale ha mai espresso”.
