31 Luglio 2015

Puzza, unto, alimenti gettati a terra: sospeso un ristorante cinese. Irregolarità anche in un negozio di abbigliamento


Quella appena trascorsa è stata una settimana di controlli intensi da parte del personale della polizia municipale, controlli che hanno riguardato ad ampio spettro le attività commerciali presenti in città. Mercoledì la municipale, insieme ai carabinieri del Nas di Firenze,  ha eseguito un’ispezione all’interno di un ristorante cinese in via Pistoiese, per verificare i titoli autorizzativi e le condizioni igienico-sanitarie dei locali. Nell’attività commerciale la situazione igienico-sanitaria è apparsa subito pessima, con cattivo odore, pavimentazione molto untuosa ed una serie di alimenti depositati ovunque, sia per terra sia in recipienti non idonei ad alimenti. Tutti gli alimenti ed il luogo di lavoro sono risultati essere in pessime condizioni igienico-sanitarie. Gli agenti intervenuti hanno sospeso l’attività imprenditoriale e comminato al titolare diverse sanzioni amministrative per un totale di 8mila euro. Nella mattinata di oggi, invece, gli agenti di Piazza Macelli,insieme al personale dell’ufficio antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Prato e Pistoia, hanno sequestrato circa 400 capi di abbigliamento, costituiti da pantaloni, maglie, gonne, vestiti, posti in vendita all’interno di un negozio di via Pistoiese, gestito da un cittadino cinese di 30 anni. Dopo accurate verifiche eseguite su tutta la merce presente all’interno dell’esercizio, gli agenti hanno individuato infatti irregolarità relative all’etichettatura dei prodotti. In particolare i capi di abbigliamento che sono stati sequestrati erano sprovvisti dell’etichetta con le indicazioni relative alla composizione delle fibre tessili, come previsto dal regolamento CE 1007 del 27 settembre 2011, nonché delle informazioni obbligatorie in lingua italiana destinate ai consumatori, compresa l’indicazione del produttore o dell’importatore, come previsto dal codice del consumo del 2005. Alla titolare sono state contestate le relative violazioni amministrative in attesa dei successivi atti da parte della locale Camera di Commercio, autorità competente per la specifica materia. La merce sequestrata è stata depositata nei magazzini della polizia Municipale. Da parte dell’ufficio antifrode dell’Agenzia delle Dogane sono in corso le ulteriori verifiche peritali su diversi capi di abbigliamento con marchi contraffatti.

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