“Faccio foto naturalistiche e m’invento un lavoro… che in Italia non esiste” foto e VIDEO


L’ideale sarebbe trasformare la propria passione in un lavoro. Ma se per molti resta un sogno nel cassetto, per Francesco Bacci, 32 anni di Bagnolo, ed Enrico Lunghi, 30 anni di Prato, grazie a tanto impegno e dedizione, il sogno si è trasformato in realtà ed ora organizzano viaggi per insegnare le tecniche della fotografia naturalistica. Un lavoro che fa bene al territorio, perché unisce la ricerca scientifica alla promozione turistica, infatti, se pensate che le mete dei viaggi siano lontani paesi esotici, vi sbagliate di grosso. Francesco ed Enrico i “turisti- fotonaturalistici” li portano a Montemurlo in un luogo che forse in pochi conoscono: Cava Volpaia nell’area protetta del Monteferrato. Un lavoro, quello dell’organizzatore di viaggi foto-naturalistici, che in Italia non esiste (ci sono altre esperienze simili all’estero) e che è partito con successo da Montemurlo. «Il nostro lavoro è molto particolare ed unisce vari elementi: la ricerca scientifica, il monitoraggio della fauna presente nell’area e il turismo, appunto. – spiegano Francesco ed Enrico – A “Le Volpaie”, uno straordinario laboratorio sulla bio-diversità, abbiamo portato persone da Bergamo, Milano, La Spezia, Roma, da Lucca e da molte altre parti d’Italia. C’è chi sta con noi un giorno o si ferma per un periodo più lungo. Durante queste giornate insegniamo a riconoscere e seguire le tracce degli animali, spieghiamo quali sono le loro abitudini, il loro habitat ed indichiamo le tecniche di mimetismo da adottare per fotografare senza disturbare la fauna. E poi ci appostiamo con pazienza nei capanni. Lezioni di etologia e biologia in pillole per imparare a catturare la propria “preda fotografica”». Anche il sindaco Mauro Lorenzini, che nei giorni scorsi ha incontrato i due giovani, ha apprezzato molto la loro attività: “Francesco ed Enrico con il loro lavoro contribuiscono a promuovere e difendere le nostre bellezze naturalistiche. L’auspicio è quello di poter collaborare presto con loro a progetti di ricerca e valorizzazione ambientale”.


Francesco Bacci nasce come tecnico informatico, ma la sua passione fin da piccolo è diventare guardia forestale. L’occasione per fare il grande salto arriva nel 2009 quando la ditta informatica dove lavora chiude. Allora Francesco decide di “frugare” nel cassetto di sogni e riscopre il suo amore per la natura, gli animali e per la fotografia. Nasce così Naturalfoto.it che si occupa di promuovere corsi e viaggi foto-naturalistici. Molto spesso, però, Francesco si trova a lavorare con Enrico Lunghi, che sta concludendo il dottorato in bio – geografia (la scienza che studia la distribuzione nello spazio e nel tempo degli organismi viventi e le cause che la determinano) e ben presto i due si accorgono che durante i loro lunghi appostamenti in mezzo ai prati e ai boschi raccolgono una grande quantità di dati scientifici. “Per fare ricerca e divulgazione nel 2014 abbiamo deciso di creare un’associazione ad hoc, la Natural oasis e così abbiamo avviato un progetto di censimento dell’avi-fauna dell’area protetta del Monteferrato. Grazie agli introiti del foto-turismo naturalistico abbiamo finanziato la costruzione di capanni da osservazione e in futuro vorremmo coinvolgere anche le scuole in progetti didattici di conoscenza del territorio e delle sue particolarità faunistiche”. Alle “Volpaie”, infatti, si possono osservare molti uccelli: il gheppio, la poiana, il falco pecchiaolo, l’albanella minore particolarmente rara, lo sparviere, il succiacapre, l’allocco, senza parlare di cervi, volpi, cinghiali e di tanti altri animali del bosco. L’attività dell’associazione “Natural oasis” nasce dopo cinque anni di collaborazione con le associazioni venatorie, i privati proprietari dei terreni e la pubblica amministrazione: “Senza il sostegno di Claudia Baroncelli dell’Anpi del Monteferrato e del Comune di Montemurlo sarebbe stato molto difficile poter avviare questa attività. – concludono Francesco ed Enrico, che poi fanno un ultimo appello – Chiediamo ai privati che hanno terreni che non utilizzati di metterceli a disposizione per fare ricerca e turismo fotonaturalistico. Da parte nostra c’è l’impegno a tenere pulite le aree e a valorizzarle con progetti di ricerca sulla fauna”.

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