17 Ottobre 2015

Inceneritore Baciacavallo, Arpat presenta i risultati dei campionamenti al suolo: “Siamo sotto alla soglia di contaminazione”


“La contaminazione dovuta alle emissioni di diossine dall’inceneritore di Baciacavallo risulta di ridotta significatività rispetto alle altre fonti emissive presenti nel contesto territoriale circostante all’impianto (autostrada, strade di grande viabilità, I° Macrolotto Industriale, numerose caldaie domestiche ed industriali”.
È la conclusione a cui giunge Arpat a seguito dei controlli recenti e dei campionamenti di suolo effettuati lo scorso agosto, nella zona residenziale vicino all’inneritore. In particolare sono stati prelevati campioni di terreno nel giardino della scuola Marcocci (situato nel lato ovest rispetto all’impianto), nel piazzale Palasaccio, in prossimità della gora del Palasaccio (lato sud), nel campo di calcio confinante con il lato est dell’impianto e nei pressi della chiesa di Cafaggio, a nord dell’inceneritore.
“Gli esiti – scrive Arpat – non hanno dato evidenza di superamenti dei parametri analizzati (microinquinanti e metalli) nelle diverse zone campionate rispetto alle Concentrazione Soglia di Contaminazione, riferite alla destinazione ad uso verde, residenziale”.

I risultati dei controlli effettuati da Arpat delle emissioni in atmosfera, ed anche degli autocontrolli svolti da Gida, gestore dell’impianto, evidenziano che i limiti di legge sono ampiamente rispettati, con valori decisamente poco significativi anche per PCB-diossinasimili ed esaclorobenzene (HCB).
Per quanto riguarda le diossine e furani rilasciati in atmosfera dall’inceneritore, le analisi più recenti parlano di 0,00012 ng I – TEQ/Nm3, rispetto a un limite di legge di 0,1. In pratica le emissioni sono mille volte al di sotto del consentito.

“La relazione del 7 agosto, contenente i risultati analitici di questo monitoraggio – scrive Arpat – è stata trasmessa al “Coordinamento comitati per la salute della piana di Prato e Pistoia” da parte della Provincia di Prato. ARPAT, invece, dal mese di agosto è ancora in attesa di poter trasmettere questa relazione al Comitato “Difendiamo la nostra salute”, poiché questo comitato è risultato non reperibile all’indirizzo dal medesimo indicato come proprio recapito, al quale era stata inviata la suddetta relazione.

Unica criticità segnalata da Arpat è la necessità di “approfondire la caratterizzazione dell’area in prossimità della gora del Palasaccio, soprattutto in relazione alla necessità di chiarire la destinazione d’uso delle superfici oggetto di campionamento (aiuole stradali) – se si devono considerare residenziali o meno – e quindi sui valori di CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione) di riferimento”.

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Pisolo
Pisolo
8 anni fa

E diteglielo una volta per tutte a quei cacasenno dei 5 stelle!