Ispettore infedele, Rossi: “Ringrazio il cinese che ha denunciato: la delinquenza non si annida in un’etnia”

“Voglio ringraziare il cinese che ha denunciato, troverò il modo di farlo nel momento giusto. È la dimostrazione che la delinquenza, se verranno accertati i fatti ovviamente, non si annida in un’etnia in particolare”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Enrico Rossi, commentando l’iniziativa dell’imprenditore orientale che ha denunciato un tecnico della Regione incaricato di controlli alle ditte cinesi sostenendo che gli avesse chiesto soldi in cambio di ‘verifiche light’. L’imprenditore ha registrato la conversazione con il tecnico che gli aveva chiesto 500 euro, e ha denunciato i fatti alla guardia di Finanza.

“È un fenomeno diffuso rispetto al quale bisogna avere il massimo della vigilanza, dell’attenzione e rispetto a cui dal cinese ci viene una lezione – ha aggiunto Rossi – I cittadini quando sono di fronte a questi fatti denuncino davanti all’autorità giudiziaria. Questo è il mio invito, se si tratta di funzionari pubblici in modo particolare. Il funzionario pubblico che vive alle dipendenze dello Stato in generale ha un dovere di rispetto della Costituzione, delle leggi e sicuramente non può incorrere nel reato più infamante, che è questo di corrompere, abusando del proprio ruolo. È un reato sul quale invito, qualora ci fossero fatti, tutti i cittadini della Toscana a farlo sapere a noi, ai sindaci, al presidente della Regione, ai direttori delle aziende pubbliche e a fare gli esposti in procura, a montare le scale”.