1 Dicembre 2015

Tragedia in San Francesco, uomo si toglie la vita. Il Vicario Mannucci: “Siamo addolorati”


Questa mattina, martedì primo dicembre, è stato trovato nel chiostro di San Francesco il corpo di un uomo che si è tolto la vita. Si tratta di una persona di 65 anni da tempo accolta per motivi di carità all’interno del complesso parrocchiale. La tragica scoperta è stata fatta intorno alle 6 dai custodi della parrocchia. L’uomo si è impiccato al cancello interno del chiostro.

«Siamo addolorati per questa tragedia che ci tocca da vicino». Il Vicario generale monsignor Nedo Mannucci esprime i sentimenti del vescovo Franco Agostinelli e della Diocesi per il suicidio dell’uomo che stamattina presto si è tolto la vita nel chiostro di San Francesco, in pieno centro a Prato. «Era una persona accolta e aiutata per lungo tempo dalla Diocesi – spiega il Vicario – purtroppo con lui non riuscivamo a trovare una soluzione condivisa per una nuova e diversa sistemazione alloggiativa. Nessuno, ovviamente, avrebbe immaginato un epilogo del genere».
Mons. Mannucci, appresa la notizia, insieme al Vescovo mons. Franco Agostinelli e all’arciprete di Santa Maria delle Carceri mons. Carlo Stancari si è subito recato nel chiostro.
«Accanto alla pietà e al dolore ora – afferma Mannucci – è il momento della preghiera».

L’uomo, di origini siciliane, da tempo stava attraversando un periodo difficile, ed era stato accolto alcuni anni fa dalla Diocesi. Per qualche periodo era stato impiegato presso la Villa del Palco, Casa dei ritiri della Diocesi, fino alla conclusione di quella esperienza gestionale. Successivamente fu ospitato presso i locali dell’ex convento di San Francesco, dove risiedeva negli ultimi quattro anni.
Da tempo la Diocesi, nell’ambito anche dei lavori di restauro del complesso di San Francesco, gli aveva chiesto di trovare una diversa sistemazione, rendendosi disponibile a dare una mano in tal senso. L’accoglienza, del resto, secondo gli accordi, sarebbe dovuta durare soltanto un anno. A fronte, però, dell’indisponibilità sia a lasciare San Francesco che a condividere una diversa soluzione, la Curia diocesana aveva provveduto, tramite un avvocato, a recapitare all’uomo una lettera di sollecito a lasciare la parrocchia. L’intento del Vescovo e di tutti gli interessati era comunque quello di non passare direttamente alle vie legali senza prima aver tentato una mediazione.

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Bacchino
Bacchino
8 anni fa

Se l’ intento del Vescovo era ditrovare una mediazione come aggiunto in un secondo tempo il mio primo intervento non ah diritto di criticità .