4 Febbraio 2016

Aeroporto di Peretola, trovati reperti archeologici nell’area dell’ampliamento. “Non è esclusa la modifica del progetto”


“Durante i saggi sono stati individuali, nei terreni a Peretola, alcuni livelli in cui è presente materiale che va dalla preistoria all’età romana”: così si esprime la Sovrintendenza ai beni archeologici di Firenze dopo aver effettuato i sette saggi storici nell’ottica della Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto di ampliamento del’aeroporto di Peretola (nella foto l’inizio delle esplorazioni archeologiche preventive). Anche se gli esperti non si stupiscono, visto che in tutta la piana di Sesto Fiorentino sono presenti esempi di questo tipo, gli scavi svolti dall’ente per conto di Enac e Toscana Aeroporti fanno emergere reperti di rilevanza storica. Pare che i livelli in questione siano asportabili e rimovibili – cosa che permetterebbe di non modificare il progetto dell’ampliamento – ma quanto la cosa possa realmente influire sul futuro della grande opera lo spiega il funzionario Monica Salvini: “Ancora siamo in una fase preliminare, addirittura prima della Via – sottolinea la dottoressa Salvini – per cui dovremo effettuare altre valutazioni e nuovi saggi. Certo è che il nostro parere è vincolante, ed è accaduto in passato che questi progetti abbiano subìto dei bypass o delle varianti dopo il parere della Soprintendenza”. Appare quindi poco possibile che il progetto venga bloccato, ma potrebbero essere necessari dei ripensamenti.
L’inizio degli scavi era stato documentato e subito su facebook si era scatenata la preoccupazione (LEGGI L’ARTICOLO), adesso si conosce l’entità del problema, almeno da un punto di vista di tutela dei nostri beni architettonici: un ulteriore capitolo di una storia che da tempo fa discutere.

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pisolo
pisolo
8 anni fa

Secondo me il Carrai lo piglia in tasca!

agostino
agostino
8 anni fa

“La maledizione del Legionario”

Duilio
Duilio
8 anni fa

Tranquilli! Ci abbiamo un’intera città etrusca sotto l’interporto e non gliene frega niente a nessuno, figuriamoci se qualcuno ferma o cambia il proprio devastante progetto ultramilionario per 2 repertucoli!

pisolo
pisolo
8 anni fa

Duilio, ai voglia se lo cambiano, quando si rendon conto che quello che sta succedendo in Piemonte con la Tav potrebbe ripetersi a Prato per l’aereoporto e ci ripensano dai retta a me!La gente è stufa di farsi gestire risorse come acqua , natura territorio, soldi dei contribuenti come fossero beni personali di pochi e non dellla comunita!

cd
cd
8 anni fa

Interessante che a nessuno importi della salute dei cittadini e nn ci siano ripensamenti e invece ci siano x gli etruschi??!!e gonfienti??

mammamia
mammamia
8 anni fa

come lo scempio di firenze con la tramvia…bella roba complimenti!!!

grazia ugolini
grazia ugolini
8 anni fa

La piana e l’area dove è progettato l’Ampliamento della Pista Parallela dell’Aeroporto Amerigo Vespucci di Peretola è un scrigno che nasconde la nostra storia, dal periodo preistorico al periodo romano, ma come (in molti casi) succede questi saggi sono seguiti da cooperative al soldo dei futuri costruttori perciò, spesse volte, hanno interesse a non far conoscere il vero valore dei ritrovamenti e a cancellare tutto, altrimenti non lavorerebbero più .
Adesso con la Nuova legge dei Beni Culturali, fatta a posta per togliere il potere decisionale alle Soprintendenze di Archeologia, si taglia, ancor più di prima, il parere delle Soprintendenze Archeologiche cancellando così la TUTELA e nostra storia e le nostre origini, peggio di un bombardamento atomico, solo per soddisfare gli interessi di pochi …..

Graziano
Graziano
8 anni fa

Per chi è contro il nuovo mostro aeroportuale come me, sono contento che gli antenati tentino di darci una mano.Sarei più contento però, se ARPA misurasse già oggi la qualità dell’aria nei dintorni dell’attuale aeroporto e non utilizzassero la sonda di Scandicci, che, a loro dire, vale anche per Sesto Fiorentino, Castello e Peretola. Come se l’inquinamento elettromagnetico (emissioni non ionizzanti) del Piazzale Leonardo da Vinci (M.Morello) lo misurassero a Lastra a Signa!