Controlli in centro, denunciate due persone dalla Polizia. Allontanati da Prato tre spacciatori del Serraglio

Una serie di controlli condotti, questa mattina in centro storico, per arginare degrado e delinquenza, legata soprattutto al fenomeno dello spaccio.

Due interventi, a distanza ravvicinata, sono stati messi a punto in via Magnolfi: il primo, alle 10, con la Polizia intervenuta per bloccare un cittadino marocchino, regolare, che infastidiva i passanti perché evidentemente ubriaco. Il secondo, attorno alle 10.40, all’altezza del bar Andrei. Una coppia di stranieri, verosimilmente nigeriani e possibili spacciatori, è stata notata dagli agenti mentre si intratteneva a parlare con due potenziali clienti italiani. Alla vista delle forze dell’ordine, uno dei due spacciatori ha tentato di darsi alla fuga a bordo di una bicicletta, in direzione della Stazione del Serraglio. Inseguito a piedi e fermato, l’uomo è stato condotto in Questura dove è stato identificato. Si tratta di un trentenne nigeriano, in Italia senza fissa dimora, che durante la redazione degli atti ha iniziato a pronunciare frasi provocatorie in inglese, dichiarando di aver ingoiato droga. E’ stato allora trasferito all’ospedale per accertamenti: la tac addominale non ha però evidenziato la presenza di ovuli nell’intestino. Il trentenne è stato quindi denunciato per il solo reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Stessa sorte toccata, alle 12 ma in Corso Mazzoni, a un altro straniero, sempre di nazionalità nigeriana, fuggito di fronte al tentativo degli agenti di identificarlo.

Nella serata di ieri, nella zona della stazione, sono stati infine emessi tre fogli di via obbligatori nei confronti di altrettanti cittadini, tutti italiani, due residenti in provincia di Firenze, uno in quella di Pistoia, tutti per reati precedenti contro il patrimonio legati agli stupefacenti. Fermati e controllati dalla Polizia, non hanno saputo giustificare la loro presenza nell’area del Serraglio: per questi sono scattati quindi i provvedimenti, con l’ordine di non fare rientro in città per tre anni.