La Prefettura di Prato cercava strutture per accogliere fino a 700 profughi per l’anno in corso, ma le domande pervenute al bando hanno “offerto” soltanto una trentina di posti in più, rispetto agli attuali 451. A candidarsi per gestire l’accoglienza sono stati gli stessi soggetti che già oggi assicurano un tetto a 449 persone in tutti i comuni della provincia pratese: il raggruppamento che comprende le cooperative Coop 22, Pane e Rose e Astir, e quello Co&So proveniente da Pistoia. Non ha ripresentato domanda l’Arci, che comunque continuerà a gestire la struttura di Vaiano, sulla base di un accordo ancora vigente. I nuovi immobili indicati dai gestori ospiteranno piccoli nuclei.
La Prefettura deve ancora completare l’esame della documentazione di gara, che stanziava quasi 8,5 milioni complessivi per coprire le spese. La “prima accoglienza e i servizi connessi” riguardano principalmente vitto e alloggio, ma anche prestazioni alla persona (assistenza linguistica e culturale, sostegno socio-psicologico), fornitura di generi di prima necessità (vestiario, prodotti di igiene personale, carte telefoniche), lavanderia, pulizia dei locali, raccolta e smaltimento dei rifiuti e fornitura del pocket money di 2,5 euro al giorno per ciascun richiedente asilo (fino a un massimo 7,50 euro per nucleo familiare). Nel complesso la gara prevedeva una cifra omnicomprensiva di 33 euro più Iva, al giorno, a persona.
Dalla Prefettura fanno sapere che il bando da 700 posti, che aveva destato la preoccupazione del Comune di Prato, era stato calibrato in base alle previsioni di nuovi sbarchi nel periodo primaverile ed estivo durante il quale anche lo scorso anno il fenomeno aumentò significativamente. Per questo motivo, non si esclude che vengano riproposti nei prossimi mesi nuovi bandi di gara.
Ad oggi in Toscana i profughi sono quasi 7200. La ripartizione, sulla base di indicazioni del Ministero degli Interni, tiene conto di alcuni criteri, tra cui quello della popolazione residente. I pratesi incidono per il 6,7% sulla popolazione Toscana e accolgono circa il 6,2% dei richiedenti asilo dell’intera regione.
D.Z.
