13 Febbraio 2016

Giorgio Gatti riceve il Gigliato d’oro del Comune di fronte agli studenti del Gramsci-Keynes


Una folla di studenti, le arie dell’opera rossiniana L’Italiana in Algeri, un riconoscimento alla lunga e proficua carriera, e soprattutto l’incanto della voce del baritono Giorgio Gatti. Questi gli ingredienti di una mattina all’insegna dell’arte del bel canto che ieri ha avuto come protagonista l’artista poggese Giorgio Gatti. L’iniziativa, svolta nell’auditorium del Gramsci-Keynes, è stata organizzata dall’associazione Orizzonti Armonici in collaborazione con la scuola, la Provincia e il Comune di Prato. Oggi invece, sabato 13 febbraio, il baritono presenterà a Poggio a Caiano la sua autobiografia Mille grazie signori, Giorgio Gatti si racconta della prestigiosa casa editrice internazionale Zecchini. L’appuntamento è alle 17 alle Scuderie della Villa Medicea. Una carriera costellata di tributi, quella di Gatti, alla quale ieri mattina si è aggiunto il prestigioso Gigliato del Comune di Prato, il riconoscimento onorifico che l’assessore Simone Mangani ha consegnato al baritono poggese. “I grandi artisti dimostrano di essere tali quando non distinguono il pubblico che hanno davanti, indipendentemente da quale esso sia si spendono con la medesima intensità e passione – ha detto Mangani – Gatti stamani ci ha confermato di essere un grandissimo artista.”

Anche la Provincia di Prato, con la consigliera Paola Tassi, ha voluto sottolineare il prestigioso curriculum di Gatti consegnando una riproduzione artigianale dello scrigno contenente la sacra cintola. “Gatti è un’artista che è nato a Prato e che ha portato il nome della nostra città nel mondo con la sua arte – ha aggiunto Tassi – Il tributo di oggi è un doveroso ringraziamento per la sua opera.” Nella sala gremita dell’auditorium gli studenti di Gramsci-Keynes, Dagomari, Marconi e Datini hanno seguito affascinati la lezione di Gatti e di Goffredo Gori, critico musicale e regista, che ha ripercorso alcune arie dell’opera “L’italiana in Algeri” di Giacchino Rossini con la quale il baritono esordì a Spoleto nel 1971. Ad accompagnarli al pianoforte il maestro Claudio Bianchi. L’iniziativa fa parte del percorso di avvicinamento alla musica lirica intrapreso da Orizzonti Armonici negli istituti pratesi. Presente all’incontro anche l’associazione OperAltra con il suo presidente Leonetto Vignali.

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