5 Febbraio 2016

In prognosi riservata l’anziano colpito da meningite: intanto vaccini esauriti in farmacia e linee intasate al CUP


E’ tutt’ora in prognosi riservata l’anziano ricoverato ieri in rianimazione al Santo Stefano per infezione da meningococco di tipo C. L’uomo, 71 anni, è ricoverato da mercoledì sera: gli infettivologi hanno confermato che si tratta di un nuovo caso di meningite. La notizia ha creato allarme tra i cittadini: il numero del CUP per le prenotazioni di vaccini è congestionato, una voce registrata, per tutta la mattina, invita a richiamare più tardi. Le farmacie – che sotto prescrizione dei medici di base possono vendere i vaccini – sono prese d’assalto, e ormai quasi più nessuna ha scorte di vaccino disponibili per la vendita.

“Il vaccino in farmacia non si trova più, e non rientrano fino a fine febbraio – spiega Gennaro Brandi, presidente dell’associazione Titolari di Farmacie di Prato – ci sono 50mila lotti fermi, ancora in attesa dei controlli”. Il costo del vaccino in farmacia varia dai 20 ai 96 euro, a seconda del tipo di vaccino: il più economico necessita di un richiamo dopo tre anni, ma funziona per l’emergenza nell’immediato; il secondo tipo, quello da 72 euro, non ha bisogno di richiami e copre il meningococco di tipo C; il terzo tipo, quello da 96 euro, copre il C ma anche A W e Y. Non ci sono esenzioni, perché si tratta di un medicinale non mutuabile: una volta acquistato il vaccino, occorre tornare dal proprio medico per la somministrazione. “Inizialmente a comprare il vaccino erano soprattutto persone di giovane età – spiega ancora Brandi – adesso l’età si è spostata molto più in su: dopo l’ultimo caso tutti sono molto più sensibili e vogliono fare la vaccinazione”. 

Quello acquistabile privatamente è lo stesso vaccino disponibile alla ASL – ma le file d’attesa, complice quest’ultimo nuovo caso, sono lunghissime e prendere la linea è estremamente complesso.

Lu. Pe.

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