Meningite, in arrivo 250mila dosi di vaccino. Saccardi: “Al via l’indagine epidemiologica”. Il servizio sarà attivato anche in ospedali e sedi di volontariato


Arriverà tra lunedì e martedì prossimo la prima risposta del sistema sanitario al tam tam di richieste per la vaccinazione anti-meningococco C: 250mila dosi di vaccino, da distribuire su tutto il territorio regionale, con particolare attenzione alle zone più colpite, Prato compresa.

Ad annunciarlo è l’assessore toscano alla Salute Stefania Saccardi, in visita al Santo Stefano: un sopralluogo utile per prendere nota di disagi e criticità del nuovo ospedale, ma anche l’occasione per chiarire le strategie messe in campo per far fronte alla diffusione del batterio. Si stima che per il solo mese di marzo, Prato necessiterà di 32mila dosi di vaccino per coprire il fabbisogno reale.

“Abbiamo reperito le 250mila dosi in Italia (circa 40mila, ndr) e in altri paesi esteri, tra i quali la Francia – sottolinea Saccardi -. Ci serviranno per far fronte alle richieste, per ogni fascia d’età, fino alla prima metà di marzo. Siamo in contatto costante con l’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, per i passi successivi: complessivamente serviranno, secondo le stime, un milione e mezzo di vaccini da impiegare per la campagna vaccinale intensiva, estesa anche agli over 45 dell’Asl Toscana Centro, in forma gratuita. Martedì passerà la delibera operativa in Giunta Regionale: già da mercoledì anche le persone con più di 45 anni potranno usufruire del vaccino per la meningite senza costo. Ripetiamo che, comunque, non si tratta di una epidemia. Invitiamo in ogni caso tutti a vaccinarsi”.

L’unità di crisi permanente è al lavoro per monitorare l’andamento della malattia e chiarire le cause della concentrazione di casi proprio in Toscana. L’obiettivo è mappare il numero dei portatori sani attravero un’indagine epidemiologica: dalla prossima settimana chi si vaccinerà potrà volontariamente sottoporsi ad un tampone oro-faringeo.

“Sarà un’attività condotta nell’ambito del gruppo di monitoraggio quotidiano che abbiamo costituito, come Regione Toscana, insieme all’Istituto Superiore di sanità e al Ministero della Salute. Sarà ovviamente facoltativo e non obbligatorio ma pensiamo possa essere utile per inquadrare meglio il fenomeno e avere una visione completa di quella che è la diffusione del meningococco C in Toscana”, ripete ancora l’assessore Saccardi.

Prima del sopralluogo dell’assessore Saccardi, si è riunita la task force unica dell’Asl Toscana Centro in vista della vaccinazione di massa. L’intenzione è di rendere omogenee le modalità di accesso al servizio: dagli inizi di marzo entrerà quindi in funzione il sistema unico di prenotazione, tramite rete CUP con numero aziendale dedicato. Ma – novità – ci si potrà presto vaccinare, oltre che nei presidi territoriali, anche negli ospedali e nelle sedi delle associazioni di volontariato. Questo – in particolare – il progetto pensato per il centro sanitario Giovannini, nella parte che ospita la guardia medica:

“Utilizzeremo quella struttura per togliere un po’ di pressione al distretto di via Lavarone – spiega Michele Mezzacappa, direttore della Società della Salute dell’area pratese -. Lì vorremmo impiegare 18 guardie mediche che, a turno, potranno garantire la vaccinazione contro il meningococco C per tre volte alla settimana, in orario pomeridiano, dalle 17 alle 20. Potremmo essere pronti già dal prossimo mese”.

Giulia Ghizzani

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Sempronio
Sempronio
8 anni fa

Questa puzza come il vaccino dell’influenza, io non voglio contribuire ad arricchire le grosse aziende farmaceutiche. Mai fatto il vaccino ai bambini e non si sono mai ammalati!