19 Aprile 2016

Parcheggi a pagamento, a Prato +27% tra il 2011 e il 2013. Ma il parco auto è sempre più “verde”


Parcheggi a pagamento, a Prato sono aumentati del 27% tra il 2011 e il 2013: a dirlo è l’undicesimo Rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano realizzato dal Sistema nazionale della protezione dell’ambiente, che analizza – tra gli altri fattori – i principali indicatori della mobilità come il parco veicolare, le piste ciclabili, le ztl, i parcheggi o le aree pedonali, in un arco di tempo che va dal 2008 fino al 2013. Spulciando le tabelle, si nota che a Prato (assieme a Firenze) si trovano gli incrementi maggiori in valore assoluto degli stalli di sosta: +27,1% ogni mille autovetture circolanti. Questo però vale – come detto – per un arco di tempo che arriva fino al 2013, con l’assessore alla mobilità Filippo Alessi che sottolinea come, dal 2014, non ci sono stati sostanziali cambiamenti nel numero di parcheggi “con le strisce blu”: “Non posso parlare degli anni in cui non ero in Giunta – dice Alessi – ma da quando ci siamo insediati non ci sono state variazioni significative. Probabilmente l’aumento segnalato dalla statistica comprende quei posteggi che effettivamente sono a pagamento, ma che sono destinati ai residenti del centro storico o delle zone interessate”.
Altro dato interessante del rapporto è il parco auto, sempre più a gpl: tra il 2011 e il 2014 Prato è la città che ha raggiunto le variazioni più alte di incremento del parco auto alimentato a gas. Si parla di circa il 30%, a fronte del 15% di media nazionale. Assieme alla nostra città anche La Spezia. Agli ultimi posti della classifica, invece, Cagliari e Potenza, con contrazioni del 4-5%.
Le auto, insomma, inquinano meno rispetto al passato, ma continuano a circolare: se si considera, infatti, la mappa delle ztl e delle aree pedonali, Prato (come Pistoia) si ritrova nella fascia in cui si trovano tra i 10 e i 30 metri quadrati di area pedonale ogni cento abitanti, mentre Firenze – per fare un raffronto – ne ha oltre 105.

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