Creaf, il PIN non torna indietro ma chiede certezze: “Pronti a trasferire i laboratori purché sia tutto in regola”

“Noi abbiamo la valigia pronta. Ma dobbiamo essere certi di quello che sarà il futuro del Creaf e che tutto sia a posto”. Si torna ancora a parlare dello scatolone vuoto di via Galcianese, su cui sono stati spesi negli anni 22 milioni di euro di fondi pubblici: stavolta l’occasione è la presentazione di un protocollo d’intesa tra il Comune e il PIN per il supporto allo sviluppo di idee e soluzioni progettuali che intercettino bandi europei ma non solo. Tema di fondo, la ricerca, proprio quella che dovrebbe guidare le sorti del futuro polo dell’innovazione al centro delle indagini della Procura.

Sul ruolo del Polo universitario all’interno del Creaf il presidente del PIN Maurizio Fioravanti non ha dubbi: l’ipotesi di trasferimento di cinque laboratori all’avanguardia, sia in Italia che in Europa, negli spazi vuoti dell’immobile resta in piedi. Purché si arrivi in tempi certi a una definizione chiara. “Non andiamo in un luogo di incerta definizione – sottolinea Fioravanti -. Noi dobbiamo garantire ai nostri staff di lavorare in un posto collaudato, a posto dal punto di vista gestionale e strutturale. Il nostro progetto prevede di collocare cinque laboratori innovativi. In origine erano sei, ma uno lo abbiamo perso per strada perché la ricerca non si ferma. Quando la conclusione di questa vicenda, anche alla luce delle analisi della magistratura, sarà ben delineata, porteremo in via Galcianese – conclude Fioravanti – i nostri ricercatori”.

Anche il sindaco e presidente della Provincia Matteo Biffoni auspica l’apertura in tempi brevi del centro. “Da socio della struttura e da cittadino voglio che l’inaugurazione si faccia e che una volta per tutte possa essere messa la parola fine a questa annosa questione. Non aprire il Creaf significherebbe far saltare tutto e restituire indietro soldi pubblici – afferma Biffoni -. E’ giusto che la Procura porti avanti il proprio lavoro, che si evidenzino eventuali responsabilità, nel caso ci siano, in questa partita. Noi puntiamo ad inaugurarlo – conclude – per il bene della città e di tutti”.