3 Maggio 2016

Elicottero precipitato allo Sporting Club, il pilota a processo per disastro aereo colposo


Andrà a processo per disastro aereo colposo Alessandro Bettini, l’imprenditore edile che l’8 giugno del 2014 si schiantò al volante del suo elicottero sul prato dello Sporting Club di via Firenze. Il giudice per le indagini preliminari Francesco Pallini ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio dei pubblici ministeri Lorenzo Gestri e Egidio Celano. Respinta la richiesta di non luogo a procedere formulata dall’avvocato difensore Luca Brachi. Secondo l’accusa a causare l’incidente non sarebbe stata un’avaria – come sostenuto fin dal primo momento da Bettini, che rimase praticamente illeso – ma una manovra spericolata, una sorta di “inchino” per salutare gli amici del Tennis Club, di cui l’imprenditore era socio.

A spingere i magistrati a chiedere il processo è stata la consulenza tecnica a cui ha partecipato anche la difesa di Bettini.

L’elicottero era partito da Calenzano alla volta della Versilia e la rotta non prevedeva il sorvolo della zona del Tennis Club. Alcuni testimoni assistettero alle fasi di caduta e solo per miracolo non ci furono feriti. La struttura, quel giorno era molto frequentata e le pale schizzarono a 50 metri dal punto dell’impatto raggiungendo il parcheggio del centro sportivo, che potrebbe costituirsi parte civile. L’avvocato difensore Luca Brachi, che nell’udienza preliminare ha contestato alcuni punti della consulenza tecnica del pm, chiamerà a testimoniare due pescatori sul laghetto di Gonfienti che hanno riferito di non aver visto evoluzioni particolari ma una discesa costante del velivolo fino all’impatto a terra. Tra gli argomenti che la difesa di Bettini porterà in dibattimento, c’è anche la chiamata alla torre di controllo in fase di decollo e l’accensione del trasponder, che mal si concilierebbero con la presunta volontà del pilota di mettere in atto un “inchino”.

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