25 Luglio 2016

Il ministro Maria Elena Boschi chiude la festa dell’Unità a Prato. Dibattito incentrato sulla riforma costituzionale


La festa dell’Unità ai giardini della Passerella si è chiusa ieri sera con il ministro per le riforme Maria Elena Boschi. Dopo un’attesa di circa un’ora il ministro è subito salita sul palco, senza rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti che la attendevano, dove si è fatta intervistare da otto Giovani Democratici scelti tra i 116 che hanno dato il via al comitato per il sì al referendum costituzionale, in programma per il prossimo autunno. Tra gli argomenti toccati durante la serata i principi che hanno ispirato la riforma costituzionale, la necessità di avere un paese più efficiente, stabile e semplice. Ma anche il rapporto tra Stato e Regioni, il ruolo del nuovo senato, le unioni civili e l’immigrazione e l’integrazione.

“Vogliamo fare questa riforma perchè abbiamo bisogno di uno Stato che sia in grado di funzionare meglio – ha esordito il ministro Boschi – Non tocchiamo la prima parte della costituzione, quella dove sono presenti i principi e i valori fondamentali, ma la seconda parte”. Il ministro ha ribadito che la riforma costituzionale sarà in grado di dare stabilità politica, di rendere il paese più credibile e affidabile anche a livello internazionale e che avrà un impatto positivo anche sui cittadini garantendo semplificazione, meno burocrazia, risposte più veloci e concrete nel momento in cui servono. Altro argomento di discussione è stato quello dell’integrazione, durante il quale non sono mancati riferimenti alla realtà locale “Il sindaco Matteo Biffoni ha fatto delle politiche dell’integrazione un modello importante”, ha commentato il ministro, aggiungendo che è necessario creare un sistema vero di integrazione con progetti che includono le scuole e le periferie. Per concludere il ministro ha fatto un appello ai giovani: “Fare politica è bellissimo, impegnarsi per qualcosa che va oltre le ambizioni personali è appassionante. Ricordatevi però che non si fa politica per noi stessi, ma per dare un contributo a servizio della comunità. Mettete il vostro impegno nella politica, ma non incentrate la vostra carriera solo su questo altrimenti perdete indipendenza e autonomia”.

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alby
alby
7 anni fa

Intervistare mi sembra un parolone.