18 Luglio 2016

In preghiera per i cristiani perseguitati. Ogni 20 del mese il raduno in piazza davanti alla chiesa della Pietà


«Pregate per noi». È la richiesta che i cristiani del Medio Oriente lanciano a tutti i confratelli che seguono con apprensione le terribili notizie provenienti dalla Siria, dall’Iraq e dalla Palestina. Nella terra dove il cristianesimo è nato e si è sviluppato vengono perpetrati quotidianamente soprusi e violenze a causa della propria fede.

 
Per essere vicini alle popolazioni colpite dalla guerra e dalle persecuzioni, anche Prato ha deciso di unirsi all’iniziativa «Appello all’Umano», promossa dal Comitato Nazarat di Rimini. Mercoledì 20 luglio, alle 21,15, in piazza Santa Maria della Pietà, tutte le persone sensibili alla problematica si riuniranno per recitare il rosario. L’adesione pratese, sollecitata anche dal movimento di Comunione e Liberazione, è nata da un gruppo di amici, Daniele Bartolini, Giovanni Acciaioli, Angelo Gestri, Gennaro Russo e Stefano Campagnola, scossi dalla tragedia e desiderosi di dare un contributo. «Leggendo le notizie dal Medio Oriente ci siamo sentiti impotenti, – spiega Bartolini – ma vogliamo fare qualcosa e lo vogliamo fare pubblicamente, attraverso un gesto di vicinanza tra fratelli cristiani come la preghiera».

 
La data scelta non è casuale, con Nazarat, il 20 di ogni mese in varie città di Italia gruppi spontanei si stanno ritrovando per recitare il rosario. Nello stesso momento partecipano anche varie comunità di clausura. «Anche noi vorremmo farlo diventare un appuntamento fisso a partire da settembre», aggiungono i pratesi che sperano di avere al prossimo incontro Rodolfo Casadei, giornalista del settimanale «Tempi», inviato in Siria.

 
La serata in piazza della Pietà comincerà con dei canti a cura di alcuni membri del coro parrocchiale della Castellina, poi seguirà il rosario e al termine prenderà la parola Giuseppe Argelli, membro del Comitato Nazarat chiamato a spiegare il senso dell’iniziativa e a leggere la testimonianza di padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo. Si conclude con il canto della Salve Regina. «Ci piacerebbe allargare la conduzione delle preghiere, – afferma Bartolini – sarebbe bello che le poste del rosario venissero guidata a turno dalle varie realtà della comunità ecclesiale di Prato. Le invitiamo fin da ora ad essere presenti».
Il 20 luglio sarà promossa inoltre una raccolta offerte per «adottare una famiglia siriana». Con meno di 400 euro all’anno è possibile dare una speranza a chi, in poco meno di due anni, ha perso tutto per colpa di una guerra che ha cancellato città e intere comunità.

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