25 Agosto 2016

Cascine di Tavola, via libera alla progettazione per il recupero delle aree di proprietà comunale


Le Cascine di Tavola dovranno essere il caposaldo pratese del parco agricolo della piana e, in questo senso, il Comune punta a recuperare e sviluppare, in termini innovativi, le funzioni agricole dell’area e a valorizzare le funzioni turistiche del patrimonio storico e culturale e del paesaggio storico. Per giungere a questo obiettivo, la Giunta ha deliberato il via libera alla progettazione degli interventi necessari.
“Come abbiamo indicato anche nell’Atto di indirizzo per la formazione della Variante urbanistica e del nuovo Piano operativo, il complesso mediceo delle Cascine di Tavola si configura come uno punti chiave per la rigenerazione e messa in valore del territorio agroforestale pratese”, sottolinea l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis. “Il destino dell’immobile della Fattoria, al momento, è incerto ma nelle aree pubbliche di proprietà del Comune è possibile, con risorse già nelle nostre disponibilità, programmare interventi di recupero dei valori storico-culturali, di eccellenza produttiva, paesaggistici ed ambientali di questo contesto”.
Il progetto dovrà prevedere, oltre alla valorizzazione del parco pubblico attualmente costituito, il recupero delle aree boscate e la destinazione all’uso agricolo del Podere delle Polline, per realizzarvi attività produttive agricole di qualità, destinate ai sistemi distributivi della filiera corta, e ogni possibile integrazione con attività agrituristiche e dell’artigianato tradizionale legato ai prodotti agricoli.
Secondo le indicazioni delle delibera, La progettazione deve prevedere il rilievo ed il censimento delle piante che producono legno (alberi e arbusti, quindi) , lo studio degli aspetti monumentali e paesaggistici, lo studio di interventi forestali, agronomici, naturalistici e biologici e degli aspetti idraulici.

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alessandro drovandi
alessandro drovandi
7 anni fa

Molte parole ma chiarezza zero,cosa si intende per “interventi forestali” e il censimento di piante che producono legno.Da tempo ci sono oltre 300 piante (anche secolari)segnate e numerate.viene il sospetto che si voglia continuare ad abbattere per creare spiazzi liberi come è stato fatto finora . Chi ben amministra crea non distrugge. Saluti